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Banche centrali: Norvegia attende, Turchia taglia i tassi

Giornata di decisioni per le banche centrali: la Norvegia lascia invariati i tassi e apre ad un taglio nel mese di marzo, in Turchia secondo taglio consecutivo e “sganciamento” dall’inflazione mensile. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Giappone, esportazioni oltre le attese a dicembre. Nel mese di dicembre le esportazioni giapponesi sono cresciute oltre le attese, registrando un +2,8% su base annua. Si tratta del terzo mese di crescita consecutivo, con il valore totale dell’export che tocca il nuovo massimo a 9,9 miliardi di yen. Un buon risultato, nonostante il vistoso segno meno del settore trasporti: -7,6% su base annua con un calo di oltre cinque punti percentuali per le esportazioni di auto. Nello stesso mese si è registrato un incremento dell’1,8% su base annua delle importazioni, meno delle attese ma in controtendenza rispetto al mese precedente. Il valore totale delle importazioni sale così sui massimi a cinque mesi.

Banche centrali: Norvegia attende, Turchia taglia i tassi. La banca centrale norvegese ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse, annunciando però di essere pronta ad intervenire a marzo (una proiezione e non una promessa ha ricordato la governatrice Ida Wolden Bache). Il riferimento rimane al 4,5%, sui massimi a 16 anni. In Turchia, invece, l’istituto centrale ha deciso per un taglio di 250 punti base, in linea con le attese. Il fatto nuovo è l’abbandono del riferimento all’inflazione mensile e la volontà di tenere in consideraziona le aspettative d’inflazione. Per gli analisti il 2025 sarà un anno di tagli per la banca centrale turca.

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Stati Uniti, mercato del lavoro. Numeri leggermente sopra le attese per i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. La scorsa settimana le nuove richieste sono state 223 mila, tremila in più delle attese. In crescita anche il numero dei sussidi continuativi che sale di oltre 40 mila unità ma rimane ancora ad un passo dalla soglia degli 1,9 milioni.

Canada, vendite al dettaglio a dicembre. Stallo per le vendite al dettaglio in Canada nel mese di novembre. La variazione nulla è il peggior risultato da giugno scorso. Le stime per dicembre sono decisamente più positive, con un incremento atteso dell’1,6%, miglior risultato dal maggio del 2022. Crescono le vendite di auto e di carburanti, mentre la componente core registra il peggior ribasso da giugno scorso.

Eurozona, fiducia dei consumatori a gennaio. Lettura stabile per la fiducia dei consumatori nell’area Euro. A gennaio l’indice elaborato dalla Commissione Europea sale a -14,2, in linea con le attese e tre decimi meglio rispetto a dicembre. Gli intervistati si dicono ottimisti sul fatto che la banca centrale proseguirà con il taglio dei tassi di interesse, tanto che la proiezione per fine anno è di un ritorno sul 2%.

Foto di Corentin Julliard

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