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Cina, esportazioni in crescita a dicembre su timore dazi

In Cina le esportazioni registrano un rialzo annuo superiore alle attese, spinte dall’imminente arrivo di nuovi dazi statunitensi. Negli USA in calo le aspettative di inflazione; in calo anche la probabilità percepita di trovare un nuovo lavoro. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Cina, esportazioni in crescita a dicembre su timore dazi. Le esportazioni cinesi sono cresciute del 10,7% su base annua a dicembre, battendo le attese del mercato e accelerando rispetto a novembre scorso. Si tratta del nono mese consecutivo di crescita dell’export, con il valore dei beni e servizi esportati che tocca il massimo da tre anni a questa parte. Una delle motivazioni di questa accelerazione sta tutta in un dato: le esportazioni verso gli USA sono salite del 15,6% su base annua. La minaccia di nuove tariffe da parte dell’entrante amministrazione Trump ha spinto da un lato gli esportatori ha fare scorte oltreoceano, dall’altro i compratori statunitensi ad anticipare gli ordini per evitare le nuove imposizioni. Nel complesso le esportazioni cinesi sono salite del 5,9% nel 2024, con numeri negativi sia verso gli USA che verso l’UE. Tornano a crescere dopo due mesi di calo consecutivo anche le importazioni, a dicembre la variazione su base annua è stata del +1%, meglio delle attese e miglior risultato da luglio. Vale anche qui il discorso visto sopra sul tema dazi e ritorsioni.

India, inflazione in calo a dicembre. Secondo mese di rallentamento consecutivo per l’inflazione indiana. A dicembre la variazione annua si è fermata al 5,22%, minimo da agosto scorso e all’interno dell’intervallo di tolleranza della banca centrale. Scende l’inflazione sui beni alimentari (che conta per il 50% del paniere) e sui costi di abitazione. Deflazione per il comparto energia. Su base mensile si registra il secondo mese consecutivo di deflazione con un -0,56% che rappresenta la maggior frenata mensile dal settembre del 2023.

USA, report NY Fed su aspettative di inflazione. Lettura stabile per il sondaggio della FED di New York sull’aspettativa di inflazione dei consumatori statunitensi. A dicembre l’inflazione attesa a 12 mesi si conferma al 3%, mentre sale di quattro decimi quella attesa a tre anni. Nel lungo termine, a 5 anni, l’aspettativa di inflazione cala di due decimi, al 2,7%. Interessante anche il dato relativa al mercato del lavoro. A dicembre cala sia la percentuale di chi ipotizza di perdere il posto di lavoro, sia di chi si attende un cambio di occupazione. La probabilità di trovare un nuovo lavoro scende di quattro punti percentuali, sui minimi da aprile 2021.

Foto di Thomas Ulrich

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