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USA, report ADP (nuovi occupati) sopra le attese a settembre

Aspettando i dati ufficiali di venerdì, il report ADP segnala un aumento sopra le attese dei nuovi occupati negli USA. Nell’Eurozona disoccupazione stabile ad agosto. Corea del Sud, dati inflazione aprono le porte ad un taglio dei tassi. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Giappone, fiducia consumatori migliora a settembre. Nel mese di settembre la fiducia dei consumatori giapponesi è salita ai massimi da aprile scorso. L’indice risale a 36.9 punti, leggermente sotto le attese del mercato, con miglioramenti per le componenti relative a mercato del lavoro, aspettative economiche e propensione all’acquisto.

Corea del sud, inflazione ai minimi da inizio 2021. L’inflazione sudcoreana scende ai minimi dal febbraio del 2021 ed inanella il terzo mese di calo consecutivo. La variazione annua scende all’1.6%, tre decimi sotto le attese del mercato. Su base mensile la variazione è stata del +0.1%, due decimi in meno delle attese. Questi dati, in linea con le stime della banca centrale, rafforzano le possibilità di un taglio dei tassi da parte dell’istituto centrale nella prossima riunione.

Eurozona, disoccupazione stabile ad agosto. Nel mese di agosto il tasso di disoccupazione dell’area Euro è rimasto stabile al 6.4%, minimo storico per il blocco ed in linea con le attese del mercato. Il numero di disoccupati è calato di altre 94 mila unità confermando la resilienza del mercato del lavoro dell’area Euro, anche di fronte ad una congiuntura che mostra molte incertezze. A livello nazionale i numeri spagnoli rimangono tra i più elevati, mentre la Polonia registra un tasso di disoccupazione sotto al 3%.

USA, report ADP (nuovi occupati) sopra le attese a settembre. In attesa dei dati ufficiali sul mercato del lavoro statunitense arrivano quelli automatizzati del report ADP. In settembre le nuove buste paga sono state 143mila, sopra le attese (120 mila) e massimo da giugno scorso. I nuovi posti di lavoro sono prevalenti nelle aziende di grandi dimensioni e nei settori dell’ospitalità e delle costruzioni. L’aumento di buste paga non è correlato ad un incremento dei salari ed anzi la differenza tra gli aumenti salariali tra chi cambia lavoro e chi no scende all’1.9%, minimo dal gennaio scorso e segnale di una minor necessità di attirare nuovi lavoratori.

Foto di Gerd Altmann

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