Giappone, scende la disoccupazione nel mese di agosto. Ad agosto il tasso di disoccupazione giapponese è sceso al 2.5%, un decimo meglio delle attese ed in controtendenza rispetto al massimo a 11 mesi toccato a luglio. Il tasso di partecipazione al mercato del lavoro sale di cinque decimi rispetto a 12 mesi fa e tocca il 63.6%. In leggera flessione il rapporto posti di lavoro/offerte di lavoro che torna nuovamente sul minimo ad un anno (1,23).
Corea del Sud, esportazioni crescono su domanda microchip. Nel mese di settembre le esportazioni sudcoreane sono cresciute per il 12° mese consecutivo anche se ad un ritmo più lento rispetto al bimestre precedente. Su base annua la variazione è stata del +7.5%, con la spinta maggiore arrivata dalla domanda di semiconduttori. Le esportazioni di microchip sono salite del 37.5% rispetto a settembre 2023, si tratta dell’11° mese di crescita consecutivo. Gli affari con la Cina proseguono a buon ritmo: 7° mese di crescita consecutivo e variazione annua doppia rispetto all’export verso gli USA (6.3% contro 3.4%, con quest’ultima percentuale che rappresenta comunque il miglior dato di settembre di sempre).
Eurozona, inflazione sotto il target BCE. Probabilmente con una velocità superiore a quella attesa dalla banca centrale, l’inflazione nell’area Euro scende sotto il 2% per la prima volta dal giugno del 2021 e registra un +1.8% che rappresenta il minimo dall’aprile del 2021. Il dato core scende al 2.7% su base annua, un decimo in meno rispetto al mese precedente. Segnali di rallentamento anche dall’inflazione sui servizi (4% contro il precedente 4.1%). Di sicuro si tratta di dati che potrebbero spingere la BCE ad accelerare il passo nella sua fase di normalizzazione della politica monetaria, ma occorre ricordare che il base effect della componente energia è oramai agli sgoccioli e, come detto, l’inflazione sui servizi rimane ancora elevata. Dall’altro lato l’economie dell’area zoppica (i dati definitivi dei PMI confermano la lettura flash). Non una scelta facile per il board guidato da Christine Lagarde.
USA, offerte di lavoro nel mese di agosto. Ad agosto sono tornate a salire le offerte di lavoro negli USA, rivedendo quota 8 milioni e battendo le attese del mercato. Il maggior contributo a questa risalita arriva dal settore pubblico e dalle costruzioni, mentre le offerte di lavoro del settore servizi scendono di quasi 100 mila unità. Sostanzialmente stabili i numeri per quel che riguarda assunzioni e licenziamenti ma tra questi ultimi si riducono le uscite volontarie (minimo da agosto 2020). Il tasso di uscite sul totale degli occupati scende all’1.9%. Numeri che confermano il trend del periodo: mercato del lavoro in raffreddamento ma senza scossoni violenti.
USA, ISM manifatturiero del mese di settembre. Lettura stabile per il sondaggio ISM manifattura negli USA. Per il sesto mese consecutivo l’attività manifatturiera rimane in zona contrazione con calo degli ordini, produzione stabile e diminuzione delle scorte. Sul fronte dei prezzi il sondaggio registra un netto calo della pressione con la componente che li monitora ai minimi dal dicembre scorso.
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