Corea del Sud, nuovo rialzo dei tassi di interesse

La banca centrale della Corea del Sud vara un nuovo rialzo dei tassi di interesse e si dice pronta ad azioni più corpose se i dati sull’inflazione peggioreranno. In Russia la banca centrale taglia di 300 punti base il riferimento. Negli USA conferme di tenuta dai consumi privati del primo trimestre, frena settore immobiliare. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Corea del Sud, nuovo rialzo dei tassi di interesse. La banca centrale sudcoreana ha alzato per la terza volta nel 2022 i tassi di interesse, portando il riferimento all’1.75% (+25pb), massimo dal giugno del 2019. Il board tiene pronto un super rialzo nel caso l’inflazione dovesse accelerare ulteriormente. Già ora la stima per il 2022 è stata rialzata di oltre un punto dal 3.1% al 4.5%, con il dato core visto attorno al 3%. Il calo delle esportazioni fa rivedere anche la stima della crescita per il 2022: dal +3% al +2.7%.

Russia, banca centrale allenta ancora la politica restrittiva. La banca centrale russa ha tagliato di altri 3 punti percentuali il tasso di riferimento, portandolo all’11%. La mossa viene motivata con l’allentamento della pressione inflazionistica sull’economia, effetto del recupero del rublo e di un miglioramento delle aspettative di inflazione di famiglie ed imprese.

USA, seconda stima PIL primo trimestre 2022. La seconda lettura del PIL 1° trimestre 2022 è leggermente peggiore per gli USA. Nei primi tre mesi dell’anno la variazione è stata di -1.5% su base congiunturale, un decimo peggio rispetto alla prima stima. Il dato presenta segnali contrastanti: da un lato l’aumento delle importazioni (in termini di valore, quindi anche a causa dell’inflazione) peggiora la componente delle esportazioni nette; dall’altro lato i consumi privati sono cresciuti del 3.1% contro la prima stima di +2.7%.

USA, mercato del lavoro. Seconda settimana consecutivo sopra quota 200 mila per le prime richieste di sussidi di disoccupazione negli USA. Settimana scorsa sono state 210 mila, 8mila in meno di 15 giorni fa. Dati comunque sui minimi da inizio pandemia, con la media a 4 settimane che supera quota 200 mila. Per quel che riguarda i sussidi continuativi primo rialzo dopo sei settimane di calo consecutivo: 1.346 milioni contro 1.315 milioni di 15 giorni fa.

USA, vendite di case esistenti ad aprile. Dopo il segno meno delle nuove costruzioni, arriva anche il segno meno delle case esistenti. Il mercato immobiliare statunitense frena su tassi di interesse e prezzi alti. Nel mese di aprile le vendite di case esistenti sono scese del 3.9% su base mensile, quasi due punti peggio delle attese, sesto mese consecutivo di calo. Su base annua la diminuzione è del 9.1%, leggermente meglio delle attese.

Foto di YHBae

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.