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Eurozona, tornano a salire i prestiti al settore privato

Nell’Eurozona tornano a salire i prestiti al settore privato, la variazione di quelli alle famiglie tocca il massimo dall’ottobre dell’anno scorso. Negli USA confermata la crescita del secondo trimestre mentre il mercato del lavoro rallenta ma senza eccessi. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Germania, fiducia consumatori in leggera ripresa a fine settembre. Nella lettura di fine settembre segnali di leggera ripresa per la fiducia dei consumatori tedeschi. L’indice elaborato da GfK risale a -21.2 dal -21.9 del mese precedente facendo meglio delle attese del mercato (-21.5). Migliora sia la componente aspettative, sia quella relativa alla condizione attuale ma l’incertezza rimane elevata. Le prospettive economiche scendono per il secondo mese consecutivo e continua a salire la propensione al risparmio.

Eurozona, tornano a salire i prestiti al settore privato. Nel mese di agosto indizi di inversione di tendenza per i prestiti al settore privato. Il credito accordato alle famiglie sale dello 0.6% su base annua, la maggior variazione dall’ottobre del 2023 e secondo mese di crescita consecutivo. I prestiti alle imprese sono saliti dello 0.8%, tre decimi in più rispetto al mese precedente. La massa monetaria M3, un tempo indicatore di crescita economica, sale del 2.9% su base annua, quattro decimi in più rispetto al mese precedente e alle attese del mercato.

USA, ordini di beni durevoli nel mese di agosto. Dati migliori del previsto per gli ordini di beni durevoli negli USA. La variazione mensile di agosto è nulla contro attese di un calo del 2.6% e al netto della componente trasporti sale al +0.5%, quattro decimi meglio delle attese. A trainare il dato è però il settore difesa al netto del quale la variazione mensile scende a -0.2%. Sul fronte investimenti le notizie sono positive, gli ordini al netto di difesa e aerei salgono dello 0.2% contro attese di una contrazione dello 0.2%.

USA, mercato del lavoro. Dalle richieste di sussidi di disoccupazione continuano ad arrivare indicazioni di un mercato del lavoro statunitense in rallentamento ma non in caduta libera. La settimana scorsa le nuove richieste sono state 218 mila, sotto le attese, minimo da inizio maggio scorso e seconda settimana di calo consecutiva. La media a quattro settimane scende a 224 mila richieste, minimo da inizio giugno ma ancora superiore ai livelli di fine 2023, inizio 2024. Sostanzialmente stabili i sussidi continuativi.

USA, dato finale crescita secondo trimestre 2024. Nessuna revisione per la lettura finale del PIL USA nel secondo trimestre dell’anno. La crescita annualizzata si conferma al 3% con qualche leggero cambiamento nell’andamento delle componenti che non muta il quadro complessivo. Il rialzo dei consumi è stato rivisto di un decimo (2.8% da 2.9%), revisioni al rialzo per spesa pubblica e scorte. La variazione dell’indice core PCE price si conferma al 2.8%, in calo di quasi un punto rispetto al trimestre precedente.

Foto di NoName_13

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