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Cina, inflazione sale ad agosto ma rimane debole

In Cina l’inflazione sale ad agosto ma rimane debole con la componente core ai minimi dal marzo del 2021. Crescono preoccupazioni per nuova fase di deflazione. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Giappone, crescita secondo trimestre rivista al ribasso. Nel secondo trimestre del 2024 l’economia nipponica è cresciuta ad un tasso annualizzato del 2.9%, due decimi in meno rispetto alla stima preliminare e tre al di sotto delle attese del mercato. Si tratta comunque del miglior dato dal primo trimestre del 2023 e di una netta sterzata rispetto ai tre trimestri precedenti (il primo del 2024 aveva registrato un pesante -2.4% annualizzato). La crescita dei salari spinge i consumi privati (+0.9% contro il -0.6% del trimestre precedente), mentre si registra un aumento sia della spesa per investimenti, sia della spesa pubblica.

Cina, inflazione sale ad agosto ma rimane debole. Nel mese di agosto l’inflazione in Cina sale a +0.6% su base annua, un decimo in più rispetto al mese precedente ma sotto le attese del mercato (+0.7%). Per l’indice generale dei prezzi al consumo si tratta del settimo mese consecutivo con il segno più e del maggior rialzo dal febbraio scorso. Tuttavia a muovere i prezzi sono le componenti più volatili ed in particolare l’alimentare. I prezzi dei beni alimentari sono tornati a salire per la prima volta dal giugno del 2023. L’inflazione core registra un +0.3% su base annua che rappresenta il minimo dal marzo del 2021, i prezzi dei beni non alimentari salgono dello 0.2%, cinque decimi in meno rispetto al mese precedente e i costi dei trasporti scendono di quasi tre punti percentuali. La domanda interna continua ad essere molto debole e questo mette a rischio il target di crescita per il 2024 (+5%), alimenta le preoccupazioni per una possibile nuova fase deflazionistica e accresce le aspettative per un nuovo round di stimoli governativi.

USA, aspettative di inflazione ad agosto. L’aspettativa di inflazione dei consumatori statunitensi è rimasta invariata ad agosto secondo il sondaggio curato dalla FED di New York. L’inflazione attesa a 12 mesi rimane al 3%, mentre quella a cinque anni si conferma al 2.8%. Leggero aumento per quella a tre anni che sale al 2.5% dal 2.3% del mese precedente. Gli altri dati del sondaggio mostrano un moderato ottimismo sul mercato del lavoro e sulla possibilità di ottenere maggior credito nei prossimi 12 mesi (segnale di aspettativa di tassi in calo).

Image by PublicDomainPictures

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