Nell’Eurozona la produzione industriale chiude in calo nel mese di maggio, confermando tutte le difficoltà della ripresa economica dell’area. Negli USA segnali di rallentamento dal mercato del lavoro e dai prezzi alla produzione. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Australia, sale occupazione nel mese di maggio. Occupazione in crescita oltre le attese in Australia nel mese di maggio. I nuovi posti di lavoro sono stati 39 mila contro attese di 30 mila, miglior risultato da febbraio scorso. Su base annua l’occupazione registra una crescita del 2.5%. Il tasso di disoccupazione scende al 4%, un decimo in meno rispetto ad aprile ed in linea con le attese del mercato.
Eurozona, produzione industriale in calo a maggio. Nel mese di maggio la produzione industriale nell’area Euro scende dello 0.1% su base mensile, primo segno meno da gennaio scorso e ben al di sotto delle attese (+0.2%). Su base annua la variazione scende al -3% dal -1.5% di aprile interrompendo una serie di tre mesi di miglioramento consecutivi. Prosegue la frenata per quel che riguarda i beni intermedi, mentre cresce con un ritmo più blando la produzione di beni capitali. A maggio torna a salire l’output dei beni di consumo e del settore costruzioni.
USA, prezzi alla produzione nel mese di maggio. Prezzi alla produzione in rallentamento a maggio negli USA. L’indice PPI ha registrato una flessione su base mensile dello 0.2% mentre le attese erano per una crescita dello 0.1%. La componente core rimane invariata rispetto al mese precedente, anche in questo caso meglio delle attese (+0.3%). Su base annua la crescita dei prezzi alla produzione si ferma al 2.2%, un decimo in meno rispetto al mese precedente e due in meno rispetto alle attese del mercato; la componente core scende dal 2.4% al 2.3%, anche qui battendo le attese. Numeri che fanno il paio con quelli sull’inflazione al consumo pubblicati ieri e che mostrano una riduzione della pressione sui prezzi.
USA, mercato del lavoro. Netto rialzo delle richieste di sussidi di disoccupazione negli USA. La scorsa settimana le nuove richieste sono state 242 mila, massimo da agosto del 2023 e ben al di sopra delle attese del mercato. La media a quattro settimane sale a 227 mila unità. Interessanti anche i numeri relativi ai sussidi continuativi che la scorsa settimana hanno superato la soglia degli 1.8 milioni, toccando il massimo da cinque mesi a questa parte. Numeri che confermano un cambiamento nel mercato del lavoro USA, certamente molto meno dinamico rispetto a qualche mese fa.
Foto di Oleg Mityukhin