Fiducia consumatori USA, sale ancora l’inflazione attesa

A maggio continua a salire l’inflazione attesa dai consumatori USA, con l’indice Michigan che scende sui minimi da sei mesi a questa parte. La Gran Bretagna esce dalla recessione tecnica. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Gran Bretagna, Pil torna a crescere nel primo trimestre del 2024. Notizie positive per la Gran Bretagna, nel primo trimestre del 2024 il Pil è tornato a crescere registrando un +0.6% rispetto al periodo precedente ed uscendo, quindi, dalla recessione tecnica che ha caratterizzato la seconda metà dell’anno scorso. Si tratta inoltre della miglior performance dall’ultimo trimestre del 2021, ottenuta grazie alla crescita del settore servizi (+0.7%) e dell’industria (+0.8%). I consumi privati salgono dello 0.2% ed un contributo positivo arriva anche dalle esportazioni nette. Nel mese di marzo la crescita è stata dello 0.4%, miglior risultato da giugno 2023 ed ampiamente sopra le attese del mercato.

Brasile, continua a scendere l’inflazione. Settimo mese di calo consecutivo per l’inflazione brasiliana. Nel mese di maggio la crescita dei prezzi al consumo si ferma al 3.69% su base annua, in linea con le attese e oramai ad un passo dal target della banca centrale. Su base mensile l’inflazione sale dello 0.38%, leggermente sopra le attese del mercato.

Canada, sale occupazione ad aprile. Nel mese di aprile l’economia canadese ha creato 90mila nuovi posti di lavoro, in controtendenza rispetto al mese precedente e molto al di sopra delle attese del mercato. Il tasso di disoccupazione rimane stabile al 6.1%, mentre sale quello di partecipazione. Sul fronte salariale rallenta la crescita della paga oraria che passa dal +5% di marzo al +4.8% di aprile.

Fiducia consumatori USA, sale ancora l’inflazione attesa. Secondo mese di calo consecutivo per l’indice della fiducia dei consumatori USA elaborato dall’università del Michigan. La stima preliminare di maggio si ferma a 67.4 punti, minimo a sei mesi e molto peggio di quanto si attendessero i mercati. Il nocciolo della questione rimane l’inflazione: l’aspettativa a 12 mesi sale al 3.5% dal 3.2% precedente (massimo a sei mesi), mentre quella a cinque anni cresce di un decimo, al 3.1%. In calo sia la percezione della condizione attuale, sia l’aspettativa sui prossimi mesi. Dal sondaggio emerge la preoccupazione che i prossimi mesi possano essere caratterizzati da prezzi alti, tassi di interesse alti e disoccupazione crescente. In altre parole il timore sembra la caduta dell’economia in uno stato di stagflazione.

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