Gran Bretagna, BoE lascia tassi invariati

In Gran Bretagna la BoE sceglie di lasciare i tassi invariati dopo i buoni dati sull’inflazione, ma il board è praticamente spaccato a metà. Dagli USA continuano ad arrivare notizie positive dal mercato del lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, BoE lascia tassi invariati. Sulla scia di quanto fatto dalla FED anche la banca centrale inglese sceglie di non ritoccare ulteriormente al rialzo i tassi di interesse e di prendersi una pausa. Una decisione facilitata dai dati sull’inflazione nel mese di agosto, nettamente migliori delle attese, ma che ha praticamente diviso a metà il board (i 4 membri contrari avrebbero preferito un ulteriore rialzo di 25 punti base). La banca centrale sottolinea come la tendenza al rallentamento dell’inflazione continuerà nei prossimi mesi, anche di fronte a nuove fibrillazioni sul mercato del petrolio. Niente pivot in vista, comunque, e nei prossimi mesi potrebbe essere necessario intervenire ancora sui tassi; tutto dipenderà dai dati macro.

USA, mercato del lavoro. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono scese la scorsa settimana ai minimi da fine gennaio, segnale che il mercato del lavoro statunitense continua a rimanere in robusta salute. A rendere ancora più positivo il quadro è il dato sui sussidi continuativi – una proxy della difficoltà nel trovare un nuovo impiego – che a settembre sono scesi al minimo da 8 mesi a questa parte.

Sud Africa, decisione banca centrale sui tassi. Come da attese la banca centrale sudafricana ha lasciato invariati i tassi di interesse, con il riferimento all’8.25%. Un segnale di attesa nonostante la riaccelerazione dell’inflazione registrata ad agosto. La guerra non è ancora vinta, afferma il board, con l’inflazione attesa al 5.9% nel 2023 ed al 5.1% nel 2024; il primo dato rivisto al ribasso, il secondo al rialzo.

USA, indice Philly FED di settembre. L’indice dell’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia è sceso oltre le attese nel mese di settembre, segnalando un rallentamento degli ordini e delle spedizioni. L’indicatore scende nuovamente in territorio negativo a -13.5 punti. In rialzo le componenti relative ai prezzi (di acquisto e di vendita) ed alle aspettative per i prossimi mesi.

Foto di Julius Silver

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