USA, l’inflazione rialza la testa?

L’inflazione rialza la testa negli USA? I dati di agosto lanciano segnali misti, tra accelerazione dei prezzi della componente energetica ed inflazione dei servizi che su base mensile registra la maggior variazione da cinque mesi a questa parte. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Gran Bretagna, frenata del PIL nel mese di luglio. Nel mese di luglio il PIL inglese torna a contrarsi, registrando un -0.5% su base mensile, peggior risultato del 2023 e due decimi oltre le aspettative del mercato. Numeri negativi arrivano sia dai consumi che dalla produzione. In particolare pesa il calo del settore servizi su cui hanno inciso gli scioperi del comparto sanitario. Risultati sotto le attese per la produzione industriale che registra un -0.7% su base mensile ed un +0.4% su base annua. Rispetto al luglio del 2022 il PIL rimane fermo, mentre il dato a tre mesi sale dello 0.2% contro attese di un +0.3%. Per il mese di agosto il NIESR prevede un incremento su base mensile dello 0.2%.

Eurozona, produzione industriale torna a scendere nel mese di luglio. Nel mese di luglio la produzione industriale dell’area Euro è scesa dell’1.1%, peggio delle attese e primo segno meno dopo tre mesi di crescita consecutivi. Su basa annua l’output registra una variazione negativa per il quinto mese consecutivo, al -2.2%. A rimanere orientata la rialzo è la produzione di beni intermedi e di beni non durevoli, mentre continua la frenata nella produzione di beni capitali e beni durevoli.

USA, l’inflazione rialza la testa? Nel mese di agosto l’inflazione negli USA si porta al 3.7% su base annua, in aumento per il secondo mese consecutivo e massimo dal maggio scorso. La motivazione di questa riaccelerazione sta soprattutto nella crescita dei prezzi della componente energetica. Il dato core su base annua, infatti, scende per il quinto mese consecutivo e si porta al 4.3%, in linea con le attese e quattro decimi sotto il rilevamento di luglio. Unica smagliatura arriva dalla variazione mensile, qui l’indice generale registra un +0.7% in linea con le attese del mercato, mentre l’indice core torna a crescere dopo sei mesi consecutivi di calo. A complicare le cose c’è anche il dato sull’inflazione dei servizi. Su base mensile ad agosto la variazione è stata del +0.4%, massimo a cinque mesi. Per gli analisti sono numeri che aumentano le possibilità di due nuovi rialzi dei tassi da parte della FED: a novembre e a dicembre.

Foto di Alexa

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