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Le domande improvvise: perchè la discesa dei prezzi è lenta?

Quali sono gli elementi che rendono lenta la discesa dei prezzi, costringendo le banche centrali a mantenere una politica monetaria restrittiva a lungo?

Qualche giorno fa Giovanni Salzano e Alessandra Migliaccio riportavano in un loro articolo per Bloomberg.com la differente dinamica dei prezzi degli ingredienti della pizza Margherita e della pizza stessa. Secondo i dati Istat, mentre i primi da inizio anno continuano a scendere, il prezzo della pizza ha registrato una variazione positiva anche nel mese di aprile. La situazione non è molto differente se si prendono altri prodotti, come ad esempio la pasta o più in generale si osserva l’andamento dell’inflazione del cosiddetto “carrello della spesa”.

L’alta inflazione è un fenomeno particolarmente complicato da estirpare e la tendenza dei prezzi a scendere lentamente è sicuramente una delle caratteristiche che, forse ubriacati dalla discussione sulla sua natura temporanea, molti economisti e commentatori hanno dimenticato di considerare a fondo. L’automatismo fra aumento dei tassi di interesse e discesa dei prezzi non trova nell’economia reale un sentiero lisco e dritto, ma una tortuosa stradina sterrata. E per percorrerla occorre perseveranza.

Ma quali sono gli elementi che rendono così lenta la discesa dei prezzi? L’argomento è ben conosciuto e discusso tra gli economisti. Generalmente vengono indicate tra cause principali per questo fenomeno.

Rigidità dei prezzi e dei salari: I prezzi ed i salari possono essere lenti a reagire al cambiamento delle condizioni economiche. Ciò può causare un ritardo nella riduzione dell’inflazione anche quando la domanda aggregata diminuisce o la politica monetaria diventa restrittiva.

Aspettative ancorate: Le aspettative di inflazione degli individui e delle imprese possono rimanere radicate a livelli elevati, anche se le condizioni economiche e le politiche monetarie stanno cercando di ridurre l’inflazione. Questo può influenzare i comportamenti di prezzo e salari, contribuendo alla persistenza dell’inflazione. Un comportamento di questo genere può dipendere, ad esempio, da una perdita di autorità da parte delle banche centrali.

Asimmetrie informative: Gli agenti economici possono avere informazioni limitate o asimmetriche sulla situazione economica. Ciò può influenzare il modo in cui fissano i prezzi e i salari, portando a una persistenza dell’inflazione. Basti pensare alla situazione del mercato del lavoro. Se molti parametri macroeconomici indicano una tendenza al rallentamento della domanda, il mercato del lavoro continua ad essere molto caldo, con una domanda che supera notevolmente l’offerta ed induce a fissare salari più alti per attirare lavoratori.

Di fronte alla lentezza del movimento discendente dell’inflazione, alle banche centrali non resta che mantenere la propria politica monetaria restrittiva per un periodo di tempo prolungato, con i rischi che questo comporta.

Illustrazione di Gerd Altmann

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