Investimenti in energie rinnovabili, l’accelerazione continua

Una delle poche certezze che sembrano accompagnare il 2023 appena iniziato è che gli investimenti in energie rinnovabili sono destinati ad un’ulteriore accelerazione. A dirlo sono i numeri pubblicati recentemente dall’IEA e dalla British Petroleum.

Stando a quanto riportato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, nel 2022 gli investimenti in energie rinnovabili sono arrivati a toccare la soglia degli 1,4 trilioni di dollari, contro gli 852 miliardi destinati alle energie fossili. A rafforzare l’idea è uno studio condotto dall’istituto di ricerca Bloomberg NEF, secondo il quale nel 2022 gli investimenti per la transizione ad una energia a basse emissioni di carbonio hanno raggiunto e superato per la prima volta il trilione di dollari su scala globale, pareggiando il conto con quelli destinati alle energie fossili.

Numeri incoraggianti da incrociare con quanto contenuto nell’ultimo rapporto redatto dalla British Petroleum. Nell’energy outlook della compagnia petrolifera britannica si sottolinea come le vicende belliche nel cuore dell’Europa stiano portando ad una accelerazione della transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Entro il 2035, stima BP, la domanda di energia rinnovabile salirà del 5.3%, mentre quella di petrolio è destinata a scendere di una percentuale simile. Nello scenario più prudente, la produzione annua di petrolio nel 2050 dovrebbe attestarsi attorno ai 75 milioni di barili al giorno, il 25% in meno di quanto prodotto quotidianamente nel 2019.

Ma non sono tutte rose e fiori. Se appare evidente la tendenza ad una accelerazione della transizione verso fonti di energia rinnovabili, dall’altro lato il report di BP avverte che la forza contrattuale dell’OPEC diventerà sempre più accentuata. Entro il 2050, infatti, la percentuale di paesi che dipenderà dall’organizzazione dei paesi produttori di petrolio oscillerà tra il 45% ed il 65% a seconda dello scenario preso in considerazione. Una posizione di forza che non mancherà di far sentire i suoi influssi sui prezzi e che si aggrapperà alla struttura di costi relativamente sostenibile per sbaragliare la concorrenza di altri produttori.

Foto di Norbert Pietsch

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.