PMI marzo ancora positivi, ma prime tracce della crisi ucraina

La stima flash dei sondaggi PMI di marzo mostra ancora un settore privato in ripresa, ma tra le righe emergono tracce dei primi effetti delle crisi ucraina. Negli USA tornano a scendere gli ordini di beni durevoli, mentre il mercato del lavoro scoppia di salute. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Sondaggio PMI Marzo Giappone, settore privato recupera ma ancora in contrazione. La stima flash del PMI composite di marzo fotografa un settore privato giapponese in recupero ma ancora sotto l’asticella dei 50 punti. A spingere verso l’alto il risultato del sondaggio è il ritorno degli ordinativi e la buona fase dell’occupazione. Tre però i segnali da considerare per i prossimi mesi: la componente relativa alla domanda estera segna un rallentamento a causa dell’incertezza del quadro internazionale; la componente prezzi continua a rimanere su livelli molto alti, quelli di input toccano i massimi dall’agosto del 2008; la fiducia degli operatori tende a peggiorare.

Eurozona, sondaggio PMI segnala primi effetti crisi ucraina. Nella stima flash del sondaggio PMI di marzo dell’Eurozona si intravedono i primi effetti della crisi in Ucraina sul settore privato. La fase di espansione continua ma il settore manifatturiero segnala nuovi problemi con le forniture ed un calo della domanda estera. Nel settore servizi l’impatto della fine delle restrizioni anti-covid e frenato dalle preoccupazioni legate alla guerra. Così, se i prezzi continuano a salire, la fiducia degli operatori scende ai minimi da un anno con incertezze crescenti sul futuro andamento dell’economia europea.

Gran Bretagna, sondaggio PMI di marzo. Il settore privato inglese continua a marciare in zona espansione. Nel mese di marzo il sondaggio PMI curato da IHS Markit registra un ulteriore miglioramento per il settore servizi (sopra quota 60), mentre cede qualcosa la manifattura. Ancora livelli record per la componente prezzi, sia per quelli di produzione, sia per quelli di vendita. Anche il sondaggio inglese registra una riduzione dell’ottimismo fra le imprese intervistate.

USA, mercato del lavoro. Le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali toccano il nuovo minimo storico a quota 187mila. Con la domanda di lavoratori che supera l’offerta le imprese tendono a trattenere gli operai in organico e l’effetto è un considerevole abbassamento delle richieste di sussidio. Il dato a 4 settimane scende a poco più di 211mila, mentre i sussidi continuativi toccano anch’essi il minimo storico a 1,35 milioni.

USA, ordini di beni durevoli a febbraio. Dopo quattro mesi consecutivi di crescita tornano a calare gli ordini di beni durevoli negli USA: -2.2% rispetto a gennaio. A trascinare verso il basso l’indicatore sono soprattutto gli ordini di macchinari (-2.6% su base mensile). Escludendo il settore trasporti la variazione negativa si riduce allo 0.6%. Tornano a calare (-0.3%), altro indizio significativo, anche gli ordini esclusi difesa e aerei – un indicatore della propensione all’investimento delle imprese – interrompendo la fase di crescita vista nei mesi precedenti.

USA, PMI composite di marzo. Il sondaggio dei direttori d’acquisto condotto da IHS Markit mostra un miglioramento del settore privato nel mese di marzo. Continua la fase di espansione con un aumento sensibile delle componenti ordini e occupazione. Anche nel sondaggio USA si registrano due elementi utili per il prossimo futuro: componente prezzi si mantiene su livelli elevati; fiducia degli operatori scende (livello più basso da cinque mesi a questa parte).

Banche centrali, rialzo dei tassi per Sud Africa e Norvegia. Dopo i dati sull’inflazione di ieri, la banca centrale sudafricana ha alzato i tassi di 25 punti base, così come atteso dai mercati. L’inflazione per il 2022 rivista al rialzo di quasi un punto percentuale. Rialzo dei tassi anche per la Norges Bank, il terzo consecutivo. 25 punti base che portano il riferimento allo 0.75%. La banca prevede ora di arrivare al 2.5% nel 2023, ben al di sopra della precedente previsione di dicembre (1.75%).

Foto di tama66

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