Germania, fiducia imprese peggiora ancora in novembre

In Germania l’indice IFO sulla fiducia delle imprese peggiora anche in novembre. Negli USA buoni dati sul fronte del lavoro e delle spese per consumo. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Giappone, PMI conferma fase espansione a novembre. Nel mese di novembre il settore privato giapponese si conferma in zona espansione. La stima flash del sondaggio PMI di IHS Markit tocca quota 52.5, miglior rilevamento dall’ottobre del 2018. Miglioramento sia per la manifattura che per il settore servizi, entrambe in crescita con ritmo elevato. Rimane pesante la pressione sui prezzi, ma la fiducia degli operatori sale e la componente del sondaggio composite che la monitora tocca un nuovo livello record.

Germania, fiducia imprese peggiora anche in novembre. Quinto mese di calo consecutivo per l’indice IFO tedesco che scende a 96.5, peggior dato da aprile 2021. Peggiora sia la percezione della situazione attuale, sia l’aspettativa sui prossimi mesi. Ed i fattori che tolgono il sorriso agli intervistati sono sempre i soliti tre: le grane della supply chain, la quarta ondata del Covid e la prospettiva di prezzi in salita nei prossimi mesi. Da notare che l’indice cala indistintamente in tutti i settori, dalla manifattura al retail, fino alle costruzioni.

USA, ordini di beni durevoli. Nel complesso gli ordini di beni durevoli negli USA hanno continato a scendere anche nel mese di ottobre. Su base mensile la variazione è stata del -0.5%, un decimo peggio rispetto a settembre e contro attese di una crescita dello 0.2%. Analizzando più nel dettaglio il dato si scopre che a scendere sono gli ordini del settore difesa e del trasporto. Dedotte queste due voci il saldo è positivo, con un +0.5% in linea con le attese. Altro elemento positivo arriva dalla variazione degli ordini dedotta la componente difesa e gli aeromobili. Questo indicatore della propensione all’investimento delle imprese sale dello 0.6%, un decimo meglio delle attese.

USA, mercato del lavoro. Nella scorsa settimana le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese sotto le 200 mila unità, un valore che non si vedeva da decenni. Tuttavia il dato va preso con le pinze, non essendo destagionalizzato. Il valore destagionalizzato, infatti, segna +18 mila a quota 259 mila. In linea di massima possiamo comunque dire che il mercato del lavoro USA si sta stabilizzando. I sussidi continuativi scendono ulteriormente a quota 2,04 milioni.

USA, nuova stima PIL, spese e redditi. La nuova stima del PIL terzo trimestre USA sale di un decimo al +2.1% grazie a consumi maggiori di quanto atteso in precedenza. Il dato risulta però sotto le attese che erano per una lettura a +2.2% annualizzato. Intanto nel mese di ottobre le spese per consumi USA sono cresciute per il quinto mese consecutivo: +1.3% su settembre, meglio delle attese e miglior variazione a sette mesi. Tra le voci di spesa balzano gli acquisti di automobili ed i viaggi internazionali. Sul fronte dei redditi ad ottobre si registra il maggior incremento a tre mesi, un +0.5% che batte le attese. L’indice dei prezzi PCE sale dello 0.6% su base mensile, in linea con le attese e due decimi oltre la lettura di settembre, l’indice core sale dello 0.4%, due decimi oltre le attese.

USA, indice fiducia Michigan. L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’università del Michigan è stato rivisto al rialzo nella lettura finale di novembre: da 66.8 a 67.4, meglio delle attese. Rimane una lettura peggiorativa, con i consumatori molto attenti all’andamento dell’inflazione. Quella attesa a 12 mesi rimane al 4.9%, mentre aumenta di un decimale, al 3%, quella a 5 anni.

USA, vendita di nuove case. Secondo mese di crescita consecutivo per la vendita di nuove unità abitative negli USA. A ottobre è +0.4%, una conferma dopo il +7.1% di settembre ma sotto le attese del mercato. Aumenta sia il prezzo medio delle abitazioni, sia – marginalmente – lo stock di case disponibili.

Foto di jannonivergall

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