USA, vendite al dettaglio rimbalzano ad agosto

Nel mese di agosto le vendite al dettaglio negli USA rimbalzano sorprendendo i mercati. In Australia numeri negativi per l’occupazione nel mese di luglio. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, mese di luglio amaro per l’occupazione. Nel mese di luglio l’occupazione in Australia ha subito una brusca frenata, con un calo di 143 mila occupati rispetto al mese di giugno. Il tasso di disoccupazione scende ancora, per il decimo mese consecutivo, e tocca quota 4.5%, il livello più basso dal novembre del 2008. Cala però anche il tasso di partecipazione, che segna un -0.8% rispetto al mese precedente. Sempre per quel che riguarda l’Australia c’è da segnalare un nuovo aumento delle aspettative di inflazione da parte dei consumatori. A settembre l’inflazione attesa sale al +4.4%, sopra la soglia del 4% dopo due mesi di calo consecutivi.

Eurozona, surplus commerciale ancora solido a luglio. Nel mese di luglio l’Eurozona ha registrato un surplus della bilancia commerciale pari a 20.7 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 17.7 miliardi di giugno, ma in calo rispetto al luglio del 2020. Su base annua miglior performance delle importazioni, cresciute di oltre il 17%, rispetto alle esportazioni, con queste ultime salite dell’11.4%.

USA, vendite al dettaglio rimbalzano ad agosto. Nel mese di agosto le vendite al dettaglio negli USA sono inaspettatamente aumentate dello 0.7% rispetto al mese precedente. Le attese erano per un arretramento dello 0.8%. Dedotto il settore auto l’aumento è stato ancora più significativo: +1.8%, il miglior risultato da cinque mesi. A trainare il rimbalzo gli acquisti online, l’arredamento ma anche i generi alimentari. Scendono invece gli acquisti in elettronici, in articoli sportivi e per il tempo libero. Su base annua le vendite al dettaglio confermano la variazione del mese precedente a +15.1%.

USA, mercato del lavoro. La scorsa settimana si sono registrate negli USA 332 mila nuove richieste di sussidi di disoccupazione, dato leggermente più alto rispetto a 15 giorni fa (312 mila) e superiore alle attese. Si rimane comunque ben al di sotto dei 350 mila per la terza settimana consecutiva. E probabile che il dato sia stato influenzato dalle sfavorevoli condizioni meteo della prima settimana di settembre, elemento che ha fatto slittare molte richieste alla settimana successiva. Il dato destagionalizzato continua a scendere, mentre la media a 4 settimane rimane sotto quota 340 mila. Infine i sussidi continuativi: 2.665 milioni, in calo netto rispetto alla settimana precedente e sui nuovi minimi da inizio pandemia.

Foto di Andreas Lischka

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