USA, redditi e consumi su a gennaio grazie a stimoli federali

Negli USA i redditi ed i consumi sono saliti a gennaio grazie al round di stimoli fiscali di dicembre scorso. Pochi effetti sul fronte dei prezzi. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Giappone, bene produzione industriale a gennaio. Dopo due mesi con il segno meno torna a crescere la produzione industriale giapponese. A gennaio è +4.2% su base mensile, miglior risultato dal luglio del 2020. Su base annua il piatto continua a piangere: -5.3%.

Notizie non positive dalle vendite al dettaglio. A gennaio sono calate ancora, -0.5% rispetto a dicembre e -2.4% su base annua. In quest’ultimo caso si tratta della seconda lettura negativa consecutiva, peggior dato da settembre dell’anno scorso.

Prezzi, sale inflazione in Francia, non in Spagna. L’inflazione è tema caldo di questi giorni. I dati di Francia e Spagna ci ricordano come la situazione sia estremamente disomogenea. In Francia a febbraio il rialzo dei prezzi si è fermato al +0.4%, secondo mese consecutivo con il segno più, ma con una flessione mensile dello 0.1%. In Spagna il calo di febbraio è ancora più netto, con i prezzi che risultano sullo stesso livello di un anno fa (0 spaccato su base annua l’inflazione), cinque decimali in meno della lettura di gennaio. Su base mensile il calo è stato di sei decimali, peggior lettura da giugno scorso.

USA, redditi e consumi a gennaio su grazie a stimoli federali. Il provvedimento federale di stimolo varato a dicembre scorso ha avuto i suoi effetti su redditi e consumi dei cittadini americani. I primi sono aumentati del 10% su base mensile (meglio delle attese), i consumi sono cresciuti del 2.4% sempre su base mensile (anche qui dato migliore delle attese). Interessante, data la fibrillazione delle ultime ore sul caro vita, il riferimento dei prezzi PCE, uno degli indicatori più monitorati dalla FED per capire come si sta comportando l’inflazione. Ebbene, a gennaio il dato complessivo centra le attese all’1.5%, due decimali sopra la lettura di dicembre. Ma il dato core sale solo di un decimale, +1.5% contro +1.4% di dicembre, e rimane due decimali sotto le attese del mercato. L’avanzata mensile dei prezzi PCE è di solo lo 0.3%, due decimali meno delle attese e addirittura in frenata rispetto a dicembre.

USA, fiducia consumatori. La lettura definitiva di febbraio dell’indice Michigan migliora rispetto alla stima iniziale. Dal 76.2 di inizio mese si passa a 76.8, meglio delle attese ma pur sempre in flessione rispetto alla lettura di gennaio. Rivisto al rialzo il dato sulle aspettative, mentre si riduce leggermente lo score della percezione della situazione attuale. Sul fronte inflazione confermate le due letture: +3.3% per i prezzi a 12 mesi; +2.7% per l’inflazione a 5 anni.

Foto di StockSnap

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