USA, frenata crescita PIL nel 4° trimestre 2020

L’economia degli USA ha continuato a crescere nel 4° trimestre 2020, il PIL è salito del 4% annualizzato, fissando il risultato del 2020 al -3.5%, il dato peggiore dal dopoguerra ad oggi. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Eurozona, fiducia operatori economici. Cala leggermente a gennaio l’Economic Sentiment Index per la zona Euro. L’indice passa dai 92.4 punti di dicembre a 91.5, un -0.9% che è comunque meno rispetto alle attese. Se i settori dell’industria e delle costruzioni rispettivamente migliorano e mantengono i loro livelli di fiducia, sono il settore dei servizi, del retail ed i consumatori ad appesantire l’indice. Le restrizioni anti contagio minano le aspettative degli operatori economici per i prossimi mesi. Con servizi e retail che vedono nero per gennaio in termini di produzione e vendita. Per i consumatori le preoccupazioni sono rivolte alla situazione finanziaria, minacciata da un mercato del lavoro debole.

Giappone, calo delle vendite al dettaglio in dicembre. Nel mese di dicembre sono tornate a calare le vendite al dettaglio in Giappone. Il -0.8% mensile (-0.3% su base annua) rappresenta il secondo mese consecutivo con il segno meno (a novembre era -2%), il secondo peggior risultato da agosto scorso.

Germania, inflazione torna positiva a gennaio. Balzo dell’indice dei prezzi al consumo in Germania. A gennaio l’inflazione torna positiva e va al +1.6% annuo (+1.4% su base mensile). Il ritorno dell’IVA (sospesa ad agosto) e le novità sul salario minimo spingono i prezzi al di sopra delle attese.

USA, mercato del lavoro. Terza settimana di calo consecutiva per le richieste di sussidi di disoccupazione negli USA. La scorsa settimana sono state 847 mila, sui livelli di inizio dicembre 2020. A questi numeri vanno aggiunte altre 427 mila richieste al Pandemic Unemployment Assistance scheme. La media a 4 settimane delle richieste di sussidio rimane sopra le 850 mila unità. I sussidi continuativi scendono sotto quota 5 milioni, prima volta da metà marzo 2020. Dai dati si intravede una fase di stabilizzazione del mercato del lavoro, ancora non in grado di crescere ma per il momento resistente ad ulteriori peggioramenti.

USA, frenata crescita PIL nel 4° trimestre 2020. Il 2020 per gli USA si chiude con un calo del PIl pari al 3.5%, il peggior dato dal dopoguerra. Negli ultimi tre mesi dell’anno la crescita è stata del 4% annualizzato, in forte rallentamento rispetto al +33% annualizzato del trimestre precedente. Rispetto all’ultimo trimestre del 2019 il prodotto interno lordo è calato del 2.5%. Consumi ed investimenti hanno continuato a crescere, seppur a ritmi molto bassi, anche negli ultimi tre mesi dell’anno scorso. Contributo negativo dalle esportazioni nette (-1.52% anche se in miglioramento rispetto al terzo trimestre); a mancare è stata soprattutto la componente pubblica. Il PCE price index, attentamente monitorato dalla FED, ha continuato a salire anche nel quarto trimestre, +1.4% per la componente core (contro il +3.4% del trimestre precedente).

Foto di David Mark

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