Complice un anticipo delle spese natalizie, in UK crescono oltre le attese le vendite al dettaglio in ottobre. In Giappone frena la ripresa del manifatturiero. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
UK, vendite al dettaglio sopra le attese ad ottobre. Per il sesto mese consecutivo le vendite al dettaglio crescono in Gran Bretagna. Complice l’anticipata stagione degli acquisti natalizi, l’indicatore sale dell’1.2% su base mensile, contro attese di vendite sostanzialmente piatte. Su base annua il delta è positivo del 5.8%, meglio del 4.2% atteso dal mercato e del 4.6% (rivisto al ribasso) di settembre. La crescita delle vendite dal febbraio scorso è del 6.7%. Anche considerando solo le vendite core (quindi escludendo la spesa per carburanti) il dato rimane ampiamente sopra attese ed in territorio positivo.
Giappone, rallenta la ripresa del manifatturiero. Inaspettatamente rallenta a novembre il settore manifatturiero giapponese. Il Jibun Bank Japan Manufacturing PMI scende per la prima volta dopo 6 mesi di crescita costante (anche se sempre sotto quota 50) e si ferma a 48.3 (48.7 precedente). Molti commentatori collegano il dato alla nuova ondata di contagi da covid-19 che si sta verificando nelle ultime settimane in Giappone. Una recrudescenza della pandemia che non dovrebbe condurre ad un double dip, dicono gli analisti, ma che sarà abbastanza forte da rallentare il ritmo della ripresa.
Canada, vendite al dettaglio riprendono vigore a settembre. Vendite al dettaglio in Canada al 5° mese consecutivo di crescita. Il +1.2% su base mensile di settembre è il miglior dato da giugno scorso, ed è ampiamente sopra le attese del mercato (+0.2). Su base annua l’incremento è del 4.6%.
Italia, settembre in frenata per gli ordinativi. Come per la produzione industriale anche per gli ordinativi all’industria italiana non è stato un buon settembre. Secondo i dati ISTAT il primo mese autunnale ha visto un calo degli ordini del 6.4% mensile, terzo peggior dato da febbraio scorso, primo segno meno dopo cinque mesi di rialzo. In calo anche le vendite, -3.2% rispetto al mese precedente e -4.6% su base annua. Come per la produzione industriale, anche il dato sugli ordinativi sembra indicare una frenata autunnale più forte e repentina dell’economia italiana rispetto ad altri paesi europei.
Eurozona, fiducia consumatori. Peggiora a novembre la fiducia dei consumatori dell’Eurozona. La stima preliminare dell’indice elaborato dalla Commissione Europea scende a -17.6 dal -15.5 di ottobre. Si tratta del peggior dato da maggio scorso. A pesare sul morale dei consumatori la nuova ondata di pandemia che mina le aspettative di una ripresa veloce dell’economia.
Altri spunti
USA-Cina, Biden ed affari. Commercio internazionale, la visione di Maersk
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Cina, meglio con Biden. Interessante il sondaggio condotto dalla Chamber of Commerce di Shanghai su come cambierà l’atteggiamento degli imprenditori di fronte all’avvento della presidenza Biden. Delle 120 società americane intervistate, poche hanno detto di progettare nuovi investimenti sul suolo cinese ma la maggioranza (60%) è convinta che la nuova amministrazione porterà ad una distensione dei rapporti diplomatici tra i due paesi. Significativo che dall’estate ad oggi il 14% in più delle società intervistate ritiene che il contenzioso in atto tra USA e Cina verrà risolto entro un anno.
Maersk, 2021 ripresa commercio. Il colosso della logistica è ottimista per il 2021. Avvisaglie di miglioramento già negli affari del terzo trimestre con un aumento dei profitti dell’83%. Secondo Maersk il bottom delle tariffe è stato raggiunto e da ora si comincia a salire. Il colosso danese vede il mercato del trasporto via container in crescita del 5% nel 2021.
Foto di Andreas Lischka