UK, PIL in caduta libera. Germania, Zew a luglio flette leggermente

Da marzo a maggio di quest’anno, in UK, il PIL si è contratto del 19.1% su base trimestrale, una caduta libera trainata dal settore servizi e delle costruzioni. In Germania indice Zew rimane positivo ma flette leggermente a luglio. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

UK, PIL in caduta libera. Da marzo a maggio il PIL inglese ha fatto registrare una variazione negativa del 19.1% rispetto ai tre mesi precedenti, due punti oltre le attese del mercato e su livelli record. Male il settore servizi, che segna un sonoro -18.9%, ma il rosso è profondo anche sul manifatturiero (-15%) e – soprattutto – sul settore delle costruzioni (-29.8%). Su base mensile, a maggio, il prodotto interno lordo si è contratto dello 0.8%. Sempre a maggio, rimangono negativi gli indicatori relativi alla produzione industriale. Pur registrando dati migliori rispetto alle attese del mercato ed un incremento mensile dell’8%, si rimane comunque con un -20% rispetto al maggio 2019 (-22% per il manifatturiero).

Germania, Zew a luglio flette leggermente. La fiducia degli investitori flette leggermente a luglio, con la ripresa ancora molto incerta ed i rischi di una seconda ondata pandemica. L’indice Zew passa da 63.4 di giugno a 59.3. Rimane comunque un ottimismo di fondo, con il 69% degli intervistati convinti che nei prossimi sei mesi la condizione economica tedesca migliorerà. Solo un 10% ritiene prossimo un nuovo peggioramento della congiuntura. Il sondaggio ZEW sull’eurozona migliora leggermente da giugno a luglio, stabilizzandosi in territorio positivo a 59.6 (da 58.6).

Eurozona, produzione industriale peggio delle attese a maggio. La ripresa sarà lenta perchè il cratere scavato dalla pandemia è profondo. In questo senso sono da leggere i dati della produzione industriale dell’eurozona di maggio. Su base annua il saldo è negativo, con una variazione all’ingiù del 20.9% (contro attese del -20%) e paesi come Germania, Francia ed Italia tutti sopra i 20 punti percentuali di calo. Su base mensile, invece, la riapertura delle attività ha fruttato un aumento della produzione del 12.4%, quasi tre punti sotto le attese degli analisti.

Cina, esportazioni aumentano a sorpresa in giugno. Grazie anche alla forte domanda di dispositivi sanitari le esportazioni cinesi segnano a giugno un inaspettato +0.5% su base annua. Al palo molte altre produzioni, con le esportazioni di prodotti finiti giù del 28.6%.

Giappone, male produzione industriale a maggio. Continuano i dati negativi per l’economia giapponese. A maggio la produzione industriale scende su base mensile dell’8.9%, con la capacità produttiva utilizzata che flette dell’11%. Il ritorno dell’allerta covid in giugno non fa sperare in risultati migliori nel corso dell’estate.

USA, inflazione meglio delle attese in giugno. I prezzi al consumo statunitensi segnano un +0.6% su base annua, ed un’identica variazione su base mensile. Il dato core, al netto di alimentare ed energia, risale al +1.2% su base annua e al +0.2% su base mensile. Entrambe i dati sono sopra le attese degli analisti. Da segnalare il rialzo dei prezzi alimentari, il +4.5% di giugno è il livello più alto dal dicembre del 2011.

Foto di Free-Photos

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