Imprese. La lunga fase della sopravvivenza

L’aggiornamento di maggio del Global Business Barometer, realizzato dall’Economist Intelligence Unit (EI), fotografa una situazione ancora impregnata di incertezza. Le imprese, commentano da EI, sono ancora nel bel mezzo di una lunga fase di sopravvivenza.

La fase di sopravvivenza è il primo dei tre passaggi attraverso i quali le imprese escono da una crisi economica. Garantita la sopravvivenza, arriverà il momento di adattarsi alla nuova situazione e successivamente di riprendere a crescere.

Stando all’ultimo aggiornamento del Global Business Barometer a maggio scorso eravano ancora nel bel mezzo della prima fase. Nel sondaggio, realizzato dall’Economist Intelligence Unit su un campione di 2758 dirigenti d’impresa in 118 paesi del mondo, emerge chiaramente la sensazione che la turbolenza scatenata dalla pandemia durerà molto a lungo.

Il primo dato significativo riguarda sicuramente l’outlook sull’andamento dell’economia globale. C’è stato un lieve miglioramento rispetto alla rilevazione di aprile, ma l’indice viaggia ancora ben al di sotto di quota zero (lo spartiacque tra ottimismo e pessimismo). Se si restringe il campo all’economia del proprio paese, i dirigenti intervistati cominciano ad essere meno omogenei nella risposta. Se una maggioranza rimane convinta che nei prossimi tre mesi le cose andranno migliorando, in alcuni paesi aumenta il pessimismo. Un po’ a sopresa, il peggioramento più consistente viene della Cina, dove l’indice passa da -5 a -27.

Ma se a livello macro le prospettive iniziano a migliorare, sul fronte micro – la situazione delle singole imprese – è il pessimismo a prevalere. Rispetto ad aprile, il sondaggio di maggio scorso evidenzia un peggioramento generale delle prospettive aziendali nei prossimi tre mesi. Peggioramento più intenso nelle aree del Nord America, dell’America Latina, dell’Africa e del Medio Oriente.

Una distribuzione geografica del risultato che sottintende uno sguardo preoccupato, da parte dei dirigenti, sulla gestione della crisi sanitaria nei vari paesi, con il rischio di nuove sospensioni delle attività. Preoccupazione tanto profonda che i dirigenti intervistati mettono le restrizioni ai viaggi internazionali tra le decisioni governative più “desiderate” nei prossimi mesi.

Mesi, quelli della crisi, che non si conteranno sulle dita di una mano, a guardare le risposte all’ultima domanda del sondaggio. Per la maggioranza dei dirigenti intervistati dal Global Business Barometer la ripresa arriverà solo entro 1-2 anni, con la percentuale di ottimisti – per i quali ci vorrà meno di un anno per tornare alla normalità – che si è ridotta in un mese di 20 punti percentuali.

Foto di Rastislav Zvolanský

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