Dalla Cina arriva il sondaggio PMI manifatturiero di giugno che batte le attese e tiene quota 50. Ancora dati preoccupanti da Giappone e Brasile. Segnali di ripresa – debolissima – dell’inflazione nella zona euro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Cina, PMI manifatturiero tiene quota 50 a giugno. L’attività manifatturiera cinese si tiene in zona espansione a giugno, migliorando di tre decimali l’indice PMI (50,9 da 50,6). Si tratta del quarto mese consecutivo sopra quota 50, battendo anche le previsioni che lo volevano in leggero indebolimento. In generale si può parlare di accelerazione al rialzo per quel che riguarda produzione e nuovi ordini, mentre rallenta la discesa della domanda estera. Anche i prezzi (sia di input che di output) virano verso l’alto (per quelli di input si tratta del secondo mese consecutivo di risalita). Con il miglioramento anche del settore non manifatturiero, il settore privato cinese si stabilizza in area espansione a quota 54.2
Giappone, produzione industriale male a maggio. Quarto mese consecutivo di contrazione per la produzione industriale nipponica che segna a maggio uno sconfortante -8.4% mensile, -25.9% su base annua (numeri che non si vedevano dal 2009). A trainare il ribasso il settore auto che segna -23% a maggio, dopo un -36% ad aprile.
UK, PIL primo trimestre leggermente peggiore rispetto alla stima. Il primo trimestre per la Gran Bretagna ha registrato una contrazione economica del 2.2%, due decimali sopra la prima stima, il peggior risultato dal 1979. Non si salva nessuna componente: dai consumi privati scesi di quasi tre punti percentuali, agli investimenti (pubblici e privati); dalla spesa pubblica che scende di quattro punti percentuali alle esportazioni nette (peggiorate in entrambe le poste).
Zona Euro, inflazione da segni di ripresa a giugno. Dopo il +0.1% di maggio, il livello dei prezzi al consumo dovrebbe registrare (stima preliminare) un +0.3% su base annua a giugno. A sostenere i prezzi il settore servizi, ma c’è anche da registrare una frenata nella discesa dei prezzi energetici. Il dato core, meno volatile, dovrebbe fissarsi a giugno allo 0.8%, un decimale sotto al risultato di maggio. Sul fronte nazionale, detto ieri del dato tedesco, occorre registrare il segno meno per quel che riguarda l’Italia (-0.2% su base annua e +0.1% su base mensile).
Brasile, continua a crescere la disoccupazione. Il tasso di disoccupazione brasiliano sale al 12,9% a maggio, in rialzo di 3 decimali rispetto al precedente rilevamento. Si tratta del livello più alto dal 2018. Male sia il tasso di partecipazione (56.8%, minimo record storico) sia il tasso di occupazione sceso al 49.5%.
USA, prezzi case e consumatori. L’indice Case-Shiller segnala un nuovo aumento per i prezzi degli immobili residenziali negli USA. Ad aprile l’aumento annuo è stato del 4%, il maggiore dal dicembre del 2018. Da marzo, però, alcuni stati non forniscono più dati e l’effetto pandemia sul prezzo delle case è ancora tutto da verificare. Aggiornato, invece, il dato sulla fiducia dei consumatori a giugno. Il CB Consumer Confidence segna 98.1, in miglioramento dal precedente 85.9 e ben al di sopra delle attese del mercato (91.8). Si tratta della miglior lettura da fine 2011. Il sondaggio è stato condotto nella prima metà di giugno, prima quindi della nuova fiammata di covid-19. Presto, perciò, per trarre conclusioni.
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