Economia europea. Tra fiducia ed inflazione

Con gli Stati Uniti a riposo (si fa per dire, viste le ultime vicende del triangolo USA-Cina-Hong Kong) oggi tocca all’Europa prendersi la scena. Dati sull’inflazione e sulla fiducia che fotografano un’economia europea fragile ma un po’ più speranzosa. Il nostro K Briefing odierno.

Inflazione… Molti i dati sui livello dei prezzi oggi. In Spagna i prezzi al consumo salgono oltre le attese di uno 0.2% rispetto al mese precedente, con un dato annuo che si porta a +0.4%. In Italia i prezzi alla produzione continuano a scendere, il dato annuo si porta a -3% (dal -1.6% precedente); nel mese di ottobre sono scesi dello 0,1%, meno delle attese. In Germania prezzi al consumo al palo. Su base mensile scendono dello 0,8% mentre il dato annuo rimane sull’1,1%. Dati sotto le attese degli analisti.

…e massa monetaria. L’aggregato M3 (liquidi, depositi e titoli con scadenze fino a due anni) rimane stabile ad ottobre, con un tasso di crescita annualizzato del 5.6%. Si tratta dell’ultima rilevazione pre QE, in teoria un aumento della massa monetaria dovrebbe portare a conseguenze positive sull’inflazione.

Aspettative su economia europea. La fiducia dei consumatori rimane col segno meno ma migliora rispetto al mese di ottobre (-7.2 contro -7.9). Negative le aspettative sull’inflazione mentre migliorano quelle sul settore servizi. Anche nel settore manifatturiero la percezione è meno cupa pur rimanendo comunque in zona negativa.

Svizzera. Il Pil svizzero cresce più delle attese nel terzo trimestre 2019. Spinto dalle esportazioni di prodotti chimici e farmaceutici, il prodotto interno lordo elvetico segna un +0.4% rispetto al trimestre precedente ed un +1.1% su base annua. Il dato soprende in positivo gli analisti.

Spagna, vendite e fiducia. Le vendite al dettaglio crescono meno del previsto ad ottobre. +2.6% su base annua, in flessione rispetto al mese precedente e sotto le attese. Nel paese migliora però la fiducia degli imprenditori, dal -8.9 a -3.5

Rendimenti Btp in aumento. Il decennale in asta oggi chiude con un rendimento di 1.29% in aumento di ben 23 punti base rispetto all’asta precedente. Anche il titolo a 5 anni cresce in rendimento, 20 punti base circa in più.

Brexit. L’ultimo sondaggio di YouGov, come riporta ad esempio Marketwatch, assegna ai conservatori una maggioranza parlamentare stabile (68 seggi in più delle opposizioni). Una situazione del genere consentirebbe al nuovo governo dei tories di far passare il deal già entro l’anno. La sterlina si apprezza, Johnson ed il suo accordo sembrano fare molta meno paura della politica economica di Corbin.

Giappone, effetto IVA. Dopo il boom del mese precedente (+9%), le vendite al dettaglio crollano a ottobre. -7.1% rispetto a 12 mesi prima. Il dato era previsto ma non con questa intensità (attese a -3.8%). Sono gli effetti del rincaro IVA, 2 punti percentuali in più, entrato in vigore ad inzio ottobre.

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Lipper. Flussi si ETF Bond ancora in spolvero.

Secondo il rapporto Lipper sul mercato ETF USA, continua la prevalenza di flussi in entrata sul settore dei bond. Il rapporto fotografa investitori ancora in modalità di risk off, posizione tenuta per gran parte del 2019. Qualcosa sta comunque cabiando. Settimana scorsa, prima volta dopo 12 ottave, il numero di chi ha investito in quote di Etf è stato maggiore rispetto a chi ha disinvestito.

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Image by Carabo Spain

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