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Ragazzi, la previdenza non è roba per vecchi.

Pensare fin da giovani al proprio futuro previdenziale non è più un accessorio ma sarà la salvezza, finanziaria, dei nostri figli.

Iniziamo con questo post di presentazione un percorso a puntate per parlare di un argomento, i giovani e la previdenza, troppo spesso liquidato con toni fatalistici.
La mia generazione e quelle successive saranno costrette a fare i conti con un sistema pensionistico pubblico completamente diverso rispetto a quello dei nostri genitori. Oggi la pensione, quella specie di stipendio che si inizia a percepire da quando si smette di lavorare, la si costruisce accumulando contributi. Questi contributi si rivalutano nel tempo e diventeranno il montante (il gruzzolo) sul quale si calcolerà la nostra pensione. Più si versa e più a lungo si versa, più sarà alto il nostro “stipendio” da pensionati. La pensione coprirá, nelle migliori delle ipotesi, una percentuale tra il 60% ed il 70% del nostro stipendio da lavoratori, questo significa che dovremo avere da parte un altro gruzzoletto che vada ad integrare la pensione per la percentuale mancante.
Conoscere come funziona il meccanismo pensionistico, capire come creare un piano previdenziale e saperlo gestire nel tempo sono abilità che devono far parte del bagaglio culturale di ogni giovane che si affaccia nel mondo del lavoro. Nel nostro piccolo cercheremo di vedere assieme un po’ di concetti. Alla prossima!

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