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Stati Uniti, importazioni accelerano nel mese di dicembre

Il rischio tariffe e le agitazioni dei lavoratori portuali fanno balzare le importazioni negli Stati Uniti. La bilancia commerciale registra il peggior deficit dal marzo del 2022 con numeri a tre cifre verso Cina e Unione Europea. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Cina, per il sondaggio Caixin settore privato ancora in espansione. Il sondaggio PMI Caixin Composite di gennaio conferma in zona espansione il settore privato cinese. L’indice rallenta a 51,1 punti, minimo da settembre ma meglio delle attese. Nel settore manifattura accelera la produzione e gli ordini tornano a crescere. A frenare, invece, è il settore servizi che vede un calo di nuove attività e di occupazione. Sul fronte prezzi sembra farsi sempre più consistente l’ipotesi di un ritorno in deflazione.

Eurozona, prezzi alla produzione in crescita a dicembre. Terzo mese di crescita consecutivo per i prezzi alla produzione nell’area Euro. A dicembre la variazione su base mensile è stata del +0,4%, in linea con le attese ed in rallentamento rispetto a novembre. Ad aumentare sono ancora i prezzi della componente energia che registrano un +1,4% rispetto a novembre. Su base annua l’indice PPI registra una variazione nulla, prima lettura non negativa dall’aprile del 2023.

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Stati Uniti, report ADP di gennaio sopra le attese. Nel mese di gennaio le nuove buste paga elaborate da ADP sono state 183 mila, in aumento rispetto a dicembre e sopra le attese del mercato. Il report sottolinea come ad assumere siano soprattutto i settori orientati al consumatore, come i servizi e la ristorazione. Situazione meno rosea, invece, per i settori della produzione. Sul fronte dei salari ADP registra un incremento del 4,7% per i lavoratori che mantengono il loro impiego, stabile rispetto a dicembre, e del 6,8% per quelli che cambiano lavoro, in calo rispetto a dicembre.

Stati Uniti, importazioni accelerano nel mese di dicembre. A dicembre le importazioni negli Stati Uniti sono salite del 3,5%, portandosi al valore record di 364,9 miliardi di dollari. L’accelerazione è dovuta alla volontà degli importatori di evitare eventuali nuovi dazi e mettersi al riparo da proteste sindacali nei porti statunitensi. Nello stesso periodo, anche a causa di un dollaro più forte, le esportazioni sono scese del 2,6% portando così il deficit commerciale a sfiorare i 100 miliardi di dollari, toccando il massimo dal marzo del 2022. Il deficit con la Cina sale a 295 miliardi di dollari, quello con l’UE a 235 miliardi. Numeri negativi importanti anche nei confronti di Vietnam, Messico e Canada.

Stati Uniti, indice ISM servizi di febbraio. L’ISM servizi scende a sorpresa nel mese di febbraio, ma rimane per il settimo mese consecutivo in zona espansione. L’indicatore si ferma a 52,8 punti mentre le attese erano per un ulteriore miglioramento rispetto a gennaio. Per il secondo mese consecutivo tutte le componenti del sondaggio rimangono in zona espansione, anche se ad un ritmo più blando. Sul fronte dei prezzi si registra un calo della pressione rispetto al mese di dicembre, ma l’indice rimane sopra quota 60 punti per il secondo mese consecutivo; non succedeva dal febbraio scorso.

Foto di Claudia Peters

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