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Germania, novembre in rosso per gli ordinativi

In Germania novembre in rosso per gli ordinativi all’industria e per le vendite al dettaglio. Nell’area Euro cala la fiducia del settore privato. Negli USA report ADP mostra rallentamento nelle nuove assunzioni. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Germania, novembre in rosso per gli ordinativi… Ancora numeri negativi per l’economia tedesca. Nel mese di novembre scorso gli ordini all’industria sono scesi del 5,4% su base mensile, secondo mese di calo consecutivo e peggior dato da agosto scorso. Le attese erano per una lettura piatta. A venir meno sono state soprattutto le grandi commesse, ed in particolare quelle del settore trasporti. Al netto dei grandi ordini la variazione mensile torna in positivo, +0,2%. La buona performance di settembre rende la lettura trimestrale positiva rispetto al periodo precedente: +1,7%. Cresce la domanda interna (+3,4%), mentre registra una brusca frenata quella estera (-10,8% nel complesso, con un -14% dall’Eurozona).

…e per le vendite al dettaglio. Le vendite al dettaglio tedesche hanno registrato un calo mensile dello 0,6% nel mese di novembre. Secondo mese di calo consecutivo e peggior risultato dal maggio scorso. Le attese erano per un rialzo di mezzo punto percentuale. In calo gli acquisti di beni non alimentari (-1,8%), con una flessione di oltre un punto percentuale delle vendite a distanza. Sul tendenziale i numeri restano positivi con un +2,5% che batte le attese del mercato. La stima per l’intero anno 2024 è per un incremento delle vendite al dettaglio dell’1,1%.

Eurozona, cala la fiducia del settore privato a dicembre. Peggiora sensibilmente la fiducia del settore privato nell’area Euro. A dicembre l’Economic Sentiment Index (ESI) scivola a 93,7 punti, minimo da novembre del 2020 e sotto le attese del mercato. In calo l’ottimismo di industria, retail, costruzioni e consumatori. In controtendenza il settore servizi che probabilmente beneficia del turismo di fine anno. A livello geografico, tra le grandi economie dell’area, si registra un miglioramento dell’ESI solo in Spagna, mentre cala per Germania, Francia e Italia.

Eurozona, prezzi alla produzione in crescita a novembre. Secondo mese consecutivo di crescita per i prezzi alla produzione dell’area Euro. A novembre l’indice PPI è salito dell’1,6% su base mensile, il maggior rialzo dal settembre del 2022, frutto di una ripresa dei prezzi della componente energia. Su base tendenziale continua la fase di deflazione, seppur in rallentamento: a novembre è -1,2% contro il -3,3% del mese precedente.

USA, mercato del lavoro. Il report ADP di dicembre segnala un ulteriore rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro negli USA. Nell’ultimo mese del 2024 le buste paga registrate sono salite di 122 mila unità, sotto le attese, minimo da agosto scorso e terzo mese di calo consecutivo. Rallenta anche la crescita dei salari, l’incremento per chi mantiene il posto di lavoro scende al 4,6% annuo, minimo dal luglio del 2021. Quello per chi cambia posto di lavoro scende al 7,1%. In giornata sono stati diffusi anche i dati sui sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana le nuove richieste sono state 201 mila, sotto le attese e minimo da metà febbraio 2024. Sostanzialmente stabile, invece, il numero dei sussidi continuativi, cresciuto di 63 mila unità; meno delle attese e ancora sotto la soglia degli 1,9 milioni.

Foto di Janno Nivergall

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