Cina, ecco il taglio sui medium-term lending facility. Come anticipato dal governatore Pan Gongsheng, la banca centrale cinese ha tagliato di 30 punti base il riferimento degli MLF ad 1 anno, portandolo al 2%. Si tratta di uno dei punti del piano di stimoli annunciato ieri, il più corposo dal 2015 ad oggi. Sempre nella giornata di oggi l’istituto centrale ha drenato liquidità per 291 miliardi di yuan (maggior operazione dal dicembre del 2021) per ribilanciare la propria azione su strumenti di breve termine.
Francia, migliora fiducia consumatori e diminuiscono i disoccupati. Malgrado i numeri non incoraggianti delle ultime settimane la fiducia dei consumatori francesi migliora nel mese di settembre. L’indice sale a 95.1, terzo rilevamento in crescita consecutivo e massimo dal febbraio del 2022; numeri positivi anche se si rimane sotto la media di lungo periodo della statistica (100 punti). Non migliora la propensione agli acquisti ma le famiglie sembrano più ottimiste sulla situazione economica e lavorativa. Proprio dal mercato del lavoro arrivano dati interessanti: ad agosto le richieste di sussidio di disoccupazione sono scese di 12 mila unità (secondo mese di calo consecutivo) ed il numero di disoccupati è sceso a 2.79 milioni, minimo da aprile scorso.
USA, vendita di nuove abitazioni nel mese di agosto. Nel mese di agosto le vendite di nuove case negli USA sono diminuite del 4.7%, in controtendenza rispetto al mese precedente ma meglio delle attese del mercato. Il ritmo di vendite annualizzato scende a 716 mila contro attese di 700 mila.
OCSE, stime di crescita confermate nel nuovo outlook. L’economia mondiale dovrebbe crescere a fine 2024 del 3.2% secondo le nuove stime dell’OCSE, un decimo meglio della previsione di primavera. L’istituto parigino conferma una fase di stabilizzazione della crescita e dell’inflazione (al 3,3% nel 2024 a livello globale) che permetterà alle banche centrali di proseguire, con prudenza, nella riduzione dei tassi di interesse. Confermato anche il trend di rallentamento della crescita per il biennio 2025-2026. Tra i dati dei vari paesi analizzati spicca il rialzo delle stime di crescita della Gran Bretagna, anche se accompagnate da un avviso di attenzione per quel che riguarda l’inflazione (la più alta del G7 nel 2025). Nel 2024 la crescita attesa è dell’1.1% seconda solo a quella USA nel gruppo del G7.
Foto di Rodrigo Pignatta