Germania, fiducia delle imprese giù su timori recessione

La fiducia delle imprese scende in Germania su timori di recessione. Segnali non incoraggianti arrivano anche dal sondaggio CBI per la Gran Bretagna. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Germania, fiducia delle imprese giù su timori recessione. L’indice di fiducia delle imprese tedesche scende nel mese di luglio e tocca il minimo da due anni a questa parte. L’indice elaborato dall’IFO scende a 88.6, al di sotto delle attese del mercato fissate a 90.2 e quasi quattro punti in meno rispetto al mese precedente. Sulle imprese pesa la possibilità di una recessione alle porte per la Germania, in particolare per il grave problema delle forniture di gas che potrebbe portare al razionamento delle scorte. Scendono sia la componente relativa alla percezione della condizione attuale, sia quella relativa alle aspettative. L’ondata di sfiducia non risparmia nessun settore, con l’indice IFO che scende per tutti, dal manifatturiero alle costruzioni.

Gran Bretagna, segnali negativi dagli ultimi due sondaggi CBI. Lunedì di cattive notizie anche oltremanica. CBI ha rilasciato il suo indice di fiducia delle imprese e le aspettative sugli ordinativi. Entrambe i dati sono in calo. L’indice di fiducia per il terzo trimestre 2022 registra il terzo rilevamento consecutivo sotto quota zero, a -21. Se ordini e produzione rimangono orientati alla crescita, il loro ritmo è rallentato negli ultimi tre mesi, mentre la pressione sui prezzi rimane elevata. Sul fronte degli investimenti c’è ancora luce, ed una buona intonazione continua ad averla la componente occupazione. Sul fronte degli ordinativi, invece, l’order book balance scende al minimo dall’aprile del 2021, a quota 8, con le componenti collegate ad esportazioni e scorte di prodotti finiti che scendono rispetto al mese precedente. Anche le aspettative sulla produzione nei prossimi mesi scende, mentre CBI sottolinea come rimanga ancora forte la propensione all’investimento delle imprese britanniche.

USA, indice dell’attività economica nell’area di Chicago. L’indice CFNAI sull’attività economica nell’area di Chicago resta invariato nel mese di luglio a quota -0.19. Questo significa da un lato la prosecuzione della fase di crescita (indice sopra la soglia del -0.7) e dall’altro che il ritmo della crescita è inferiore alla media storica (valore sotto quota zero). I contributi negativi arrivano dalla produzione e dai consumi, mentre peggiorano, ma restano sopra zero, le componenti collegate a occupazione e ordinativi. Il CFNAI diffusion scende sotto quota zero per la prima volta da inizio 2020 ma rimane ancora distante da quel -0.35 che storicamente significa entrata in recessione per l’economia USA.

Foto di Pexels

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