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Giappone, esportazioni salgono ancora su effetto prezzi

In Giappone le esportazioni sono salite a marzo per il 13° mese consecutivo su effetto prezzi, con i volumi di merce esportata scesi di oltre un punto percentuale rispetto ad un anno fa. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Giappone, esportazioni salgono ancora su effetto prezzi. Nel mese di marzo le esportazioni giapponesi hanno registrato il 13° mese consecutivo di crescita. Il ritmo risulta, però, in rallentamento ed è frutto esclusivo dell’aumento dei prezzi. Su base annua il valore dell’export è cresciuto del 14.7%, oltre quattro punti meno di febbraio e quasi tre sotto le attese, il volume delle esportazioni è sceso dell’1.5%. Particolarmente significativo il dato sul settore auto, con le esportazioni in calo del 5.2% su base annua. Nello stesso periodo le importazioni sono salite del 31% (forte impatto dell’energia, effetto inflazione a partità di volumi importati), tre punti in meno rispetto a febbraio. La bilancia commerciale registra un deficit di 412 miliardi di yen, in riduzione rispetto a febbraio ma ben lontana dal surplus di oltre 600 miliardi realizzato nel marzo del 2021.

Cina, tassi prime fermi. Rimangono fermi i tassi prime per i prestiti a famiglie ed imprese cinesi. Dal 25 aprile scatterà invece la riduzione di 25 punti base della percentuale di riserva richiesta alla banche. Prosegue quindi l’impostazione accomodante da parte della banca centrale che nelle ultime dichiarazioni ha sollecitato l’intervento degli istituti privati nei settori più colpiti dalla pandemia, vale a dire servizi e piccole imprese.

Germania, prezzi alla produzione balzano in marzo. Nel mese di marzo l’indice PPI in Germania ha registrato un incremento su base mensile del 4.9%, quasi il doppio di quanto atteso e maggior valore dal record di dicembre scorso. Su base annua il rialzo supera il 30% con la componente energia schizzata verso l’alto dell’83% (il gas oltre il 144%). Ma rialzi corposi si sono registrati in molte materie prime e beni intermedi: così i prezzi dei fertilizzanti sono saliti dell’87%, quelli dei metalli di quasi il 40%. Particolarmente significativo anche il rialzo dei prezzi dei beni capitali, un +5.8% su base annua che rappresenta il massimo dal 1975 ad oggi.

Sud Africa, inflazione ai limiti della banda SARB. Nel mese di marzo l’inflazione in Sud Africa tocca il 5.9% su base annua, rimanendo sotto la soglia del 6% (estremo superiore della banda di oscillazione prevista dalla banca centrale) ma registrando un’accelerazione su base mensile (+1% dal +0.6% di febbraio). Il dato core si ferma al 3.8%, tre decimi oltre il rilevamento del mese precedente.

Eurozona, produzione industriale di febbraio. Nel mese di febbraio la produzione industriale dell’area Euro ha rivisto il segno più, registrando un +0.7% su base mensile in linea con le attese. Tra le grandi economie l’exploit è stato dell’Italia con un corposo +4%, in territorio positivo anche Spagna e Germania. Segno meno, invece, per la Francia. Nei dati di marzo si vedranno i primi effetti dello scoppio della guerra in Ucraina.

Canada, inflazione nel mese di marzo. Nel mese di marzo l’inflazione canadese ha toccato il massimo dal gennaio del 1991, con una variazione annua del 6.7%, sei decimi oltre le attese ed un punto in più rispetto a febbraio. Su base mensile la variazione è stata dell’1.4%, quattro decimi in più rispetto al mese di febbraio. Escludendo i carburanti l’inflazione sale al 5.5%, nuovo record storico (+1% su base mensile).

USA, vendita di case esistenti nel mese di marzo. Secondo mese di calo consecutivo per le vendite di case esistenti negli USA. A marzo è -2.7% su base mensile, secondo mese sotto quota 6mila unità.

Foto di postcardtrip

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