Gran Bretagna, bene vendite al dettaglio in gennaio

Nel mese di gennaio buon risultato per le vendite al dettaglio in Gran Bretagna. Sul fronte della fiducia ancora dati in calo per piccole imprese e consumatori USA. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, bene vendite al dettaglio in gennaio. Stando ai dati raccolti dal British Retail Consortium, le vendite al dettaglio sono cresciute nel mese di gennaio, in accelerazione rispetto alla precedente rilevazione, apparentemente non risentendo dell’effetto inflazione. Su base annua la variazione è stata dell’8.1% contro il +0.6% di dicembre. La tipologia di acquisti sembra far presagire un ritorno alla normalità pre-covid: salgono gli acquisti di beni non alimentari (+6.5%), mentre diminuiscono quelli per gli alimenti (-0.5%).

Australia, fiducia imprese torna in positivo a gennaio. L’indice NAB che misura la fiducia delle imprese australiane è tornato in territorio positivo nel mese di gennaio: 3 punti contro il minimo a 17° mesi segnato in dicembre (-12). Il sondaggio rileva però una decisa “fadigue” da parte delle imprese, con l’ultima ondata di infezioni da Omicron e la pressione sui prezzi a rendere complitata la congiuntura.

Canada, commercio internazionale a dicembre. Nel mese di dicembre scorso la bilancia commerciale canadese è tornata a vedere rosso. Non accadeva dal mese di maggio 2021. Le esportazioni sono scese dello 0.9%, mentre le importazioni hanno registrato un progresso del 3.7%.

USA, esportazioni a dicembre. Numeri record per le esportazioni USA a dicembre. Su base mensile sono salite dell’1.5%, toccando il valore record di 228 miliardi di dollari. Si tratta del terzo mese consecutivo di rialzo. Nell’intero 2021 le esportazioni sono salite del 18.5% rispetto all’anno precedente. La robusta domanda di beni esteri mantiene la bilancia commerciale in rosso. Le importazioni sono aumentate del 20.5% nel 2021, con il deficit che a dicembre ha toccato quota 80.7 miliardi di dollari, secondo valore più alto di sempre.

USA, NFIB Business Optimism Index di gennaio. Scende nel mese di gennaio l’indice di fiducia delle piccole attività economiche statunitense. Dal 98.9 di dicembre si passa a 97.1, il minimo a 11 mesi. Pesano le difficoltà nel reperire lavoratori e l’andamento dei prezzi. Un numero sempre maggiore di imprese, sottolinea il sondaggio, ha iniziato l’anno aumentando i prezzi di vendita per far fronte all’incremento dei costi sostenuto nella seconda metà del 2020.

USA, IBD/TIPP Economic Optimism Index di febbraio. Per il settimo mese consecutivo l’IBD/TIPP Economic Optimism Index si ferma sotto la soglia dei 50 punti, segnalando un persistente pessimismo tra i consumatori statunitensi. Ad indebolire il morale sia l’inflazione che le ultime evoluzioni dei mercati finanziari. In linea di massima i consumatori si aspettano un’economia in crescita nei prossimi sei mesi. Sul fronte della politica federale peggiora ancora la valutazione da parte degli intervistati.

Foto di tasos_lekkas

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