Germania, ordini industriali affossati da domanda estera in ottobre

Nel mese di ottobre gli ordini industriali in Germania frenano, affossati dalla domanda estera. Segnale preoccupante per la crescita dell’economia tedesca nell’ultimo trimestre dell’anno. In Cina riserve bancarie più leggere dal 15 dicembre. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Germania, ordini industriali affossati da domanda estera in ottobre. Nel mese di ottobre gli ordinativi industriali tedeschi sono scesi del 6.9% rispetto a settembre, ben oltre le attese, fissate su un calo di mezzo punto percentuale. Il dato, peggiore solo a quello di agosto in questo 2021, è fortemente segnato dalla diminuzione della domanda estera. Gli ordini dall’area Euro sono scesi del 3.2%, quelli dall’area extra UE del 18.1%. Per il dato complessivo a poco è servita la resilienza della domanda interna, +3.4% rispetto a settembre. Su base annua gli ordini all’industria sono scesi dell’1%, mentre si riduce ma rimane positivo il delta rispetto all’immediato pre-pandemia: +1.7%.

Eurozona, settore costruzioni si conferma in espansione. Nel mese di novembre il PMI del settore costruzioni per l’area Euro si conferma sopra quota 50, in fase di espansione. Il 53.3 è superiore di due punti abbondanti al risultato di settembre e rappresenta il record da febbraio 2018. Molto positivo il settore costruzioni italiano, con il PMI che tocca i 65 punti; fase di espansione anche per il comparto costruzioni francese, mentre soffre ancora l’edilizia tedesca: 47.9, zona contrazione e sotto le attese.

Cina, riduzione riserve bancarie dal 15 dicembre. La banca centrale cinese ha deciso di ridurre di un altro mezzo punto percentuale la quota di riserve che le banche devono accantonare. Si tratta di una mossa che mira a liberare maggiore liquidità nel sistema per ridare fiato ad una domanda interna un po’ azzoppata negli ultimi mesi. La mossa, riporta il WSJ, dovrebbe smuovere 1,2 trilioni di yuan.

Italia, vendite al dettaglio in ottobre. Nel mese di ottobre le vendite al dettaglio nel nostro paese sono salite solo dello 0.1% su base mensile, l’incremento più basso da luglio scorso, primo dato in calo dopo tre mesi consecutivi di recupero. Volumi di vendita in crescita, anche se a ritmi più lenti, per i beni non alimentari; in calo, invece, le vendite di generi alimentari (-0.1%).

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