Cina, timori crisi finanziaria Evergrande deprimono lo yuan

I pochi dati macro di giornata lasciano spazio alla Cina ed al timore che la crisi finanziaria del colosso Evergrande possa travolgere l’economia cinese. In Germania i prezzi alla produzione sono saliti ancora nel mese di agosto. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Germania, prezzi alla produzione saliti ancora nel mese di agosto. Anche nel mese di agosto i prezzi alla produzione tedeschi hanno continuato a salire. Su base annua l’indice PPI è salito del 12%, quasi due punti in più rispetto al mese precedente ed abbondantemente sopra le attese del mercato. Per la statistica si tratta del maggior rialzo dal 1974. Ancora forte l’influenza del base effect, con i prezzi di energia e beni intermedi che registrano variazioni superiori al 15% su base annua. L’accelerazione è particolarmente significativa anche su base mensile: ad agosto l’indice PPI segna un +1.5%, praticamente il doppio delle attese.

USA, mercato immobiliare. Il NAHB housing market index rimbalza a settembre dopo aver registrato una significativa frenata nel mese di agosto 2021. Da quota 75 di agosto si passa a 76, rimanendo sui minimi dal luglio del 2020, primo rialzo dopo tre mesi consecutivi di calo. Cosa succede? I prezzi sempre molto sostenuti dell’immobiliare e la scarsa disponibilità di offerta continuano a limitare la platea di possibili nuovi acquirenti. Il sottoindice che monitora i possibili nuovi buyer risale da 59 a 61. Non migliorano e rimangono stabili le aspettative sulle compravendite nei prossimi 6 mesi.

Messico, consumi tornato a crescere. La spesa privata in Messico è tornata a salire nel secondo trimestre del 2021. Su base annua l’incremento è stato del 22.6%, nettamente oltre le attese ed in controtendenza rispetto al trimestre precedente. Su base trimestrale l’incremento è stato dell’1.9%, un po’ meno rispetto ai primi tre mesi del 2021 ma nettamente meglio delle attese.

Cina, timori crisi finanziaria Evergrande deprimono lo yuan e spaventano le borse. I problemi finanziari della società Evergrande, ed i timori che dal suo default si possa generare un effetto contagio in grado di portare ad una crisi finanziaria nell’area, deprimono lo yuan che tocca oggi il minimo ad un mese. La tensione sale in vista della scadenza di giovedì, giornata nella quale vanno in scadenza 84 milioni di dollari di interessi da onorare. Le speranze di salvezza del colosso immobiliare, gravato di oltre 300 miliardi di debito, sono a questo punto legate ad un intervento statale. Al momento non è ancora chiaro se Pechino interverrà o si limiterà a gestire – con i rischi del caso – le conseguenze di un fallimento dalle dimensioni piuttosto importanti. Nel frattempo si è mossa l’autorità monetaria: nel fine settimana la banca centrale cinese ha iniettato nel mercato 90 miliardi di yuan.

Foto di Steven Yu

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