La BoE lascia i tassi di interesse invariati ma inizia il lento processo di ritorno alla normalità con una diminuzione degli acquisti settimanali del QE. Negli USA dati incoraggianti dalle richieste di sussidi e dagli annunci di tagli occupazionali. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Germania, su ordini all’industria in marzo. Terzo mese consecutivo di crescita per gli ordinativi industriali in Germania. A marzo la variazione è stata del +3% su base mensile, quasi il doppio delle attese. Terzo mese consecutivo di crescita, miglior dato dall’ottobre del 2020.
Gran Bretagna, settore servizi continua espansione. Il PMI servizi di aprile schizza ai massimi dal 2013 in Gran Bretagna, supportato dalle progressive riaperture delle attività economiche. Dal 60.1 della stima preliminare si passa al definitivo 61, con la componente occupazione che tocca i massimi dall’ottobre del 2015. Da segnalare anche la crescita, ai massimi da sei anni a questa parte, degli arretrati lavorativi, benzina per i prossimi mesi e conferma del sussulto della domanda.
Eurozona, vendite al dettaglio bene in marzo. Nonostante la presenza di restrizioni in molti paesi nell’area, le vendite al dettaglio sono tornate a salire in marzo nell’Eurozona. +2.7%, meglio delle attese anche se meno della variazione registrata il mese precedente. Avanzano dell’1.4% su base mensile le vendite online, mentre il comparto dei beni non alimentari segna un robusto +4.6%.
Eurozona, PMI costruzioni si conferma in zona espansione. Anche il settore delle costruzioni prova a riaccendersi, non senza ostacoli. Il sondaggio PMI di aprile segna 50.1, invariato rispetto a marzo ma con frazionali miglioramenti a livello geografico e qualche delusione. La Germania rimane attardata con il PMI che scende a 46.2 rimanendo in zona contrazione. Migliora ma rimane sotto la soglia dei 50 punti il dato francese, mentre continua a splendere l’Italia: 57.6 da 56.3, livelli record per la serie.
BoE, tassi invariati ma il QE verrà depotenziato. La Banca d’Inghilterra lascia i tassi di interesse invariati allo 0.5% e lancia un messaggio ai mercati. Il QE verrà depotenziato con gli acquisti settimanali che passano da 4.4 miliardi di sterline a 4.3 miliardi. L’obiettivo è riporre lo strumento d’emergenza entro la fine dell’anno. Anno che, dal punto di vista macro, dovrebbe vedere il PIL britannico salire del 7.25%, oltre 2 punti in più della precedente stima. Sul fronte inflazione Bailey conferma che la BoE attenderà che l’economia si stabilizzi prima di prendere qualsiasi decisione sui tassi.
USA, mercato del lavoro: tra sussidi di disoccupazione e costo per unità di lavoro. Mentre continua a scendere il numero di tagli occupazionali annunciati (ad aprile si tocca il minimo dal giugno del 2000, -25% mensile a poco più di 22 mila unità), le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione scendono per la prima volta dal marzo 2020 sotto il muro delle 500 mila, meglio delle attese. La media a 4 settimane scende sotto le 600 mila unità, mentre i sussidi continuativi rimangono sostanzialmente invariati. Diffuse anche le stime preliminari del primo trimestre per quel che riguarda produttività e costo del lavoro. La prima balza del 5.4% rispetto al trimestre precedente, il secondo scende dello 0.3% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2020.
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