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USA, mercato del lavoro a novembre peggio delle attese

Negli USA i dati ufficiali del mercato del lavoro in novembre deludono le attese e mostrano una significativa frenata delle assunzioni. Settore costruzioni ancora in contrazione nell’Eurozona, mentre in Germania gli ordini all’industria salgono per il 6° mese consecutivo. Questo e molto altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Germania, ordini all’industria al 6° mese di rialzo. Sono cresciuti anche in ottobre gli ordini all’industria in Germania, un +2.9% che batte le attese del mercato (+1.5%) e migliora considerevolmente il risultato di settembre (+1.1% rivisto al rialzo). Con il rialzo di ottobre gli ordinativi tornano sui livelli pre-pandemia, con un differenziale positivo dello 0.8% rispetto a febbraio 2020. Tra le varie componenti spiccano due dati. Il primo riguarda la ripartizione geografica degli ordinativi. Bene la domanda interna (+2%) ma bene anche la domanda estera, in larga parta proveniente da paesi fuori dalla zona Euro. Per quel che riguarda la tipologia degli ordini, continua il recupero del settore auto (+1%), mentre frena la richiesta di beni di consumo.

Settore costruzioni ancora in contrazione in Eurozona, accelera in UK. A novembre il settore delle costruzioni frena nell’area Euro. Il PMI settoriale si ferma, per il nono mese consecutivo, sotto quota 50 pur migliorando rispetto ad ottobre (45.6 da 44.9). Per le imprese del settore – ancora pessimiste sui prossimi mesi – pesa la mancanza di nuovi ordini, frutto di una certa riluttanza da parte dei clienti ad investire.

Scenario completamente diverso in Gran Bretagna, qui il PMI del settore costruzioni batte le attese e si issa a 54.7, sesto mese consecutivo di espansione. I nuovi ordini salgono a livelli che non si vedevano dall’ottobre del 2014. Ancora orientata alla contrazione la componente occupazione, mentre si fa più solido l’ottimismo delle imprese per i prossimi mesi.

USA, mercato del lavoro a novembre peggio delle attese. Brusca frenata delle nuove assunzioni a novembre negli USA. I dati ufficiali diffusi oggi parlano di 245 mila posti di lavoro in più nell’ultimo mese, un pensante arretramento dai 610 mila di ottobre (rivisti al ribasso) e abbondantemente sotto le stime – già ribassiste – del mercato. Si tratta del quinto mese di calo consecutivo. La disoccupazione scende di due decimali al 6.7%, scende di due decimali anche il tasso di partecipazione (61.5% da 61.7%). Le nuove restrizioni e la seconda ondata di contagi non fanno pensare ad una fine anno molto diversa sul fronte occupazione, con il numero di posti bruciati dalla crisi che rimane elevato, oltre 9,8 milioni.

USA, ordini di beni durevoli. La crescita mensile degli ordini all’industria americana è stata migliore delle attese ad ottobre: +1% contro attese dello 0.8% ma in flessione rispetto al dato – rivisto al rialzo – di settembre (+1.3%). Si tratta del sesto mese consecutivo con il segno più. Gli ordini di beni durevoli salgono dello 0.2%, gli ordini esclusi i trasporti salgono dell’1.0%.

Canada, positivo mercato del lavoro a novembre. Batte le attese il report ufficiale canadese sull’occupazione nel mese di novembre. Sono 62.1 mila i nuovi posti di lavoro, con il tasso di disoccupazione che scende all’8.5% (quattro decimali meglio di ottobre).

Foto di StartupStockPhotos

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