I dati macro della giornata confermano per l’Eurozona la leggera frenata del manifatturiero a novembre, con Francia e Spagna che tornano in zona contrazione. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Cina, conferme sul manifatturiero dal Caixin PMI. Ieri i dati elaborati dal NBS, oggi la conferma sullo stato di salute del settore manifatturiero cinese arriva dal sondaggio PMI di IHS Markit (Caixin). L’indice vola a 54.9 dal 53.6 di ottobre e segna il valore più alto dal novembre del 2010. Tutti i componenti accelerano all’insù, con la componente occupazione che sale ai livelli del maggio 2011.
Eurozona, PMI manifatturiero in leggera frenata a novembre. Le letture finali del PMI manifatturiero di novembre risentono della seconda ondata della pandemia ma confermano che la manifattura ha per il momento retto. Il dato dell’Eurozona migliora rispetto alla stima preliminare, da 53.6 a 53.8, confermando il calo rispetto al mese di ottobre (54.8) ma rimanendo ampiamente in area espansione. A livello nazionale confermato il scivolamento in zona contrazione per Francia (dato finale rivisto al rialzo a 49.6) e Spagna (49.8 da 52.5 di ottobre). Rallenta la manifattura italiana che dal 53.8 di ottobre passa al 51.5; rallentamente lieve anche per la Germania: 57.8 da 57.9.
Germania, disoccupazione meglio del previsto a novembre. La disoccupazione tedesca scende a novembre di 39 mila unità, meglio delle attese (+8mila) ed in riduzione per il quinto mese consecutivo. Non grandi numeri ma una tendenza che fa scendere il tasso di disoccupazione al 6.1%, un decimale meno del mese precedente.
Eurozona, stima inflazione a -0.3%. A novembre i prezzi al consumo nell’Eurozona dovrebbero essere scesi per il quarto mese consecutivo su base annua. Il -0.3% della stima flash confermerebbe il dato di ottobre, con prezzi dell’energia ancora in forte flessione, mentre quelli di alimentari, alcol, tabacco e servizi puntano al rialzo. Su base mensile l’inflazione dovrebbe aver registrato un -0.3%, primo ribasso dopo due mesi consecutivi di crescita (+0.1% e +0.2%). Il dato core rimane fisso per il terzo mese consecutivo al +0.2%, anni luce dal 2% del target BCE, un punto sotto il dato di giugno.
USA, ISM manifatturiero. Frenata in novembre anche per l’indice ISM manifatturiero statunitense. Dal 59.3 di ottobre si è passati al 57.5, 5 decimali sotto le attese. Lettura che rimane comunque ampiamente sopra quota 50 e che segnala quindi una prosecuzione della fase di espansione per la manifattura americana. Da segnalare la forte contrazione della componente occupazione, che passa dal 53.2 di ottobre alla zona contrazione (48.4).
Canada, PIL rimbalza nel terzo trimestre. Spinto da una crescita dei consumi (+13%) e da un ottimo contributo delle esportazioni, il PIL canadese cresce nel terzo trimestre dell’8.9%, un valore che, ripetuto per 4 trimestri, segna una crescita annualizzata del 40.5% (meglio degli USA). Su base annua il gap tra terzo trimestre 2020 e 2019 rimane negativo del 5.16%. Segnali di rallentamento si sono intravisti già nel mese di settembre, con il prodotto interno lordo cresciuto solo dello 0.8% rispetto al mese precedente, meno del precedente 0.9% e meno delle attese.
Foto di Janno Nivergall