Fiducia imprese in Germania rimane robusta. USA, mercato lavoro senza spunto.

La fiducia delle imprese in Germania si conferma solida anche in settembre, l’indice IFO sale per il quinto mese consecutivo. Negli Stati Uniti le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione rimangono su livelli elevati. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Fiducia imprese in Germania, quinto mese di crescita consecutiva. L’Ifo Business Climate di settembre mostra che le imprese tedesche, malgrado qualche scricchiolio, rimangono orientate all’ottimismo. L’indice sale a 93.4, il massimo da febbraio scorso, quinto mese di crescita consecutivo. Il dato è leggermente sotto le attese, fissate a 93.8. Andando a vedere le singole componenti si nota un miglioramento sia delle aspettative sui prossimi mesi, sia per quel che riguarda la percezione della condizione economica attuale. Entrambe le voci, però, crescono un po’ meno di quanto atteso. Anche l’indice IFO sottolinea, come i sondaggi PMI di ieri, il differente stato d’animo del settore manifatturiero e di quello dei servizi. Il primo, assieme al settore delle costruzioni, continua a migliorare la propria fiducia; il secondo, invece, a settembre rintraccia.

Gran Bretagna, vendite al dettaglio rimangono positivamente intonate. Il CBI distributive trades, sondaggio curato dalla Confederation of British Industry, ci dice che a settembre tra i negozianti inglesi prevale l’ottimismo. L’indice, che misura la differenza tra la percentuale di chi si attende un aumento delle vendite e quella di chi prevede un calo delle vendite, segna 11 contro il -6 precedente ed il -10 atteso dal mercato. Si tratta del miglior risultato dall’aprile del 2019. Tradotto significa che sono di più i venditori ottimisti di quelli pessimisti. Secondo la CBI le vendite dovrebbero mantenersi stabili anche nel mese di ottobre, con il settore alimentare che sta trainando la ripresa.

USA, mercato del lavoro. Non si muove di molto il dato sui sussidi di disoccupazione americani, nella settimana scorsa le richieste sono state 870 mila, leggermente sopra il dato precedente e le attese del mercato. Si tratta della quarta settimana consecutiva in zona 800 mila, un livello che è ben oltre i massimi della crisi del 2009, oltre che lontanissimo dalla media a 5 anni. La media a quattro settimane scende leggermente a 874 mila. Anche la curva dei sussidi continuativi tende ad appiattirsi, la settimana scorsa il loro numero era attorno ai 12,5 milioni di unità, circa 200 mila in meno rispetto a 15 giorni fa. Dopo il veloce riassorbimento di parte della disoccupazione con la riapertura delle attività, il mercato del lavoro si trova in una fase di stallo, con poche spinte per recuperare ulteriore terreno.

USA, vendita di nuove abitazioni. Quarto mese di rialzo consecutivo per le vendite di nuove abitazioni. Ad agosto il totale delle compravendite è del 4.8% superiore rispetto a luglio. Incremento che porta ad un volume di vendite che non si vedeva dal 2006. La molla di questo poderoso recupero, non atteso dai mercati, sembra essere – oltre ai bassi tassi di interesse – la volontà di molti americani di lasciare le grandi città e trasferirsi in zone meno affollate, magari sfruttando l’opportunità di lavorare da remoto. Il numero di nuove case disponibili scende a 289 mila unità, un 3% in meno rispetto a luglio.

Foto di Peter Dargatz

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