Sfondo scuro Sfondo chiaro

Fragilità economica delle famiglie europee, con il covid-19 piove sul bagnato

Un sondaggio condotto dall’Eurostat ed uno studio di Bruegel ci dicono che la fraglità economica delle famiglie europee è un fenomeno che viene da lontano e che la pandemia rischia di accentuare.

A livello economico, uno dei temi principali posti dalla crisi scetanata dal covid-19 è sicuramente quello del sostegno al reddito delle famiglie, colpite dalla perdita di posti di lavoro ed in balia di spese fisse ed impreviste. Proprio la capacità di far fronte a spese impreviste, la cosiddetta fragilità economica, sembra essere il punto più delicato da affrontare per i governi.

Analizzado i dati dell’Eurostat, come fa uno studio condotto dal Think Tank belga Bruegel, ci si accorge che la fragilità economica delle famiglie europee viene da lontano e che il covid-19 rischia solo di aggravare la situazione, specie in alcuni paesi.

Nel sondaggio dell’istituto di statistica europeo, condotto a fine 2018, risulta che, nei 27 paesi della comunità europea, in media una famiglia su tre non sarebbe in grado di far fronte ad una spesa imprevista. Una percentuale che supera il 50% in paesi come Lettonia e Ungheria, si assesta sul 50% in Grecia, Lituania, Romania e Cipro. Ma la percentuale è di poco sotto la media anche in paesi solidi come Germania e Francia.

Questa era la situazione di due anni fa e dalla fine del 2018 il quadro congiunturale non è di certo migliorato. Appare chiaro, come sottolineano Maria Demertzis, Marta Domínguez-Jiménez e Annamaria Lusardi*, che la pandemia con il suo carico di disoccupazione e di perdita di redditi, possa solo aggravare il quadro. Basti pensare al dato greco, che ci da due spunti interessanti. Prima della crisi del 2009 la percentuale relativa alla fragilità economica delle famiglie era del 25% (meno della media europea). Da quel momento è cresciuta fina al 50%, livello stabile dal 2014 in poi.

Questi numeri, dicevamo, ci dicono due cose importanti. Da un lato ci fanno capire la capacità “distruttrice” di una crisi sulla tenuta economica di un nucleo famigliare (e le percentuali indicano una situazione che non interessa solo la fascia più debole della popolazione ma anche e forse soprattutto il ceto medio); dall’altro lato la stabilizzazione della percentuale dal 2014 al 2018 ci ricorda che il processo inverso, vale a dire una diminuzione della fragilità economica delle famiglie, non è per niente veloce. In parte per le blande capacità di recupero dell’economia europea ed in parte per elementi più profondi collegati all’insorgere di queste fragilità, come ad esempio la carenza di educazione finanziaria.

* Demertzis, M., M. Domínguez-Jiménez and A. Lusardi (2020) ‘The financial fragility of European households in the time of COVID-19’, Policy Contribution 2020/15, Bruegel

Foto di Pexels

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Cina, ripresa c'è ma rallenta. USA, vendite al dettaglio sotto le attese

Post successivo

Disoccupazione classica e disoccupazione keynesiana

Pubblicità