Brasile, male la produzione industriale. USA, investimenti al palo

La giornata macro si concentra su due dati. In Brasile, a dicembre, la produzione industriale è calata per il secondo mese consecutivo. Negli USA, al netto del settore difesa, segno rosso per gli ordini di beni durevoli; investimenti dell’industria ancora al palo. Questo ed altro nella nostra K Briefing di oggi.

Brasile, male la produzione industriale. A dicembre la produzione industriale brasiliana ha segnato un -0.7% su base mensile, -1.2% su base annuale. Si tratta del secondo mese di calo consecutivo. Nel complesso il 2019 si è chiuso con un dato in calo dell’1,1% (nel 2018 era salita dell’1%). Il dato è fortemente negativo e riaccende le ipotesi di un ulteriore taglio dei tassi da parte della banca centrale (per il Brasile sarebbe il quinto di fila, i tassi sono già ai minimi storici).

Prezzi alla produzione EuroZona. Si sono mantenuti invariati a dicembre rispetto al mese precedente. Su base annua i PPI scendono dello 0.7%.

Inflazione Italia, cenni di ripresa. A gennaio il livello dei prezzi al consumo ha segnato un +0.6% su base annua (+0.2% su base mensile). Il dato è superiore alle attese.

Australia, tassi fermi. Dopo 3 tagli nel 2019, la banca centrale australiana ha deciso di mantenere fermi i tassi di interesse allo 0.75%. I buoni dati sul lavoro hanno permesso all’istituto centrale di prendere tempo e conservare munizioni nel caso in cui l’epidemia di coronavirus dovesse persistere. Occorre ricordare che ben 1/3 dei prodotti e servizi esportati dall’Australia finiscono in Cina.

USA, ordinativi cresciuti a dicembre. Gli ordini all’industria segnano un +1.8% per il mese di dicembre 2019. In netta ripresa rispetto a novembre e meglio delle attese del mercato. Determinante il settore trasporti, senze il quale la crescita mensile è pari allo 0.6%. Il dato complessivo rappresenta la variazione positiva più consistente dall’agosto del 2018.

USA. Ordini di beni durevoli di dicembre su grazie al settore difesa. In dicembre gli ordini di beni durevoli salgono del 2.4%. Ma se togliamo il settore difesa il dato diventa negativo, con un calo mensile rispetto a novembre del 2.5%. Escludendo anche il settore trasporti il decremento è dello 0.1%. Il dato complessivo, record da agosto 2018, è dovuto per la sua totalità all’aumento del budget per le spese militari votato dal Congresso. Se prendiamo in considerazione il dato senza settore militare e aeronautico – indicatore questo degli investimenti aziendali – otteniamo un decremento dello 0.9% mensile, il peggior dato da 8 mesi a questa parte. Gli investimenti continuano a non ripartire.

Foto di Pexels

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