In Europa crescita modesta nell’ultimo trimestre del 2019. Male l’Italia mentre, un po’ a sopresa, segna una battuta d’arresto anche la Francia. Intanto negli USA i dati sulla spesa dei cittadini, in rallentamento, si scontrano con l’indicatore sulla fiducia dell’università del Michigan, che tocca i massimi a 6 mesi. Questo ed altro nell’ultima K briefing della settimana.
PIL 4° trimestre 2019. Europa crescita modesta, Italia col segno meno. I dati sulla crescita economica europea degli ultimi tre mesi del 2019 confermano tutte le difficoltà dell’anno appena trascorso. Su base trimestrale il PIL dell’eurozona cresce dello 0.1%, con il tendenziale che arriva all’1%. Le stime preliminari ci dicono che da ottobre a dicembre hanno tirato il freno le economie di Francia ed Italia, mentre la Spagna ha fatto meglio delle attese (+0.5% su base trimestrale e +1.8% su base annua). Movimenti poco significativi sul fronte inflazione, con il dato dell’eurozona che si ferma a +1.4% annuo a gennaio (core a +1.1%).
Eurozona, consumi fiacchi in dicembre? Le vendite al dettaglio tedesche di dicembre segnano un arretramento (-3.3%) dopo il buon dato di novembre (rivisto al ribasso da +2.2% a +1.6%). Cala a dicembre anche la spesa per consumi francese, -0.3% contro il +0.7% del mese precedente (rivisto al rialzo).
USA, consumi sotto stress a dicembre. I dati del PCE index odierno confermano che il livello dei prezzi al consumo statunitensi continuano a muoversi molto lentamente ed ampiamente sotto il target FED del 2%. Tra i dati di dicembre, diffusi oggi, spiccano quelli sulla spesa personale e sul reddito. Il primo cresce dello 0.3%, in linea con le attese ed in calo rispetto al riferimento precedente (+0.4% a sua volta rivisto al ribasso). Il reddito disponibile cresce meno delle attese: +0.2% contro attese di +0.3% e dato precedente a +0.4%. Unite al dato sui consumi, pubblicato ieri assieme a quello del PIL del 4° trimestre 2019, le variazioni odierne suggeriscono una componente di spesa privata sotto stress, che potrebbe, nell’anno in corso, non avere la brillantezza con la quale ha sin qui trainato la crescita americana. La fiducia, invece, tiene. Il Consumer Sentiment elaborato dall’Università del Michigan segna 99.8, massimo a 6 mesi.
Chicago PMI, scende a gennaio. L’indice sulle aspettative del settore manifatturiero della zona di Chicago peggiora inaspettatamente a gennaio, 42.9 da 48.2. Considerato da molti come un buon anticipatore del dato ISM, il dato sembra indicare un raffreddamento degli entusiasmi sulla ripresa del settore manifatturiero.
Foto di Erich Westendarp