Il paese più innovativo? La spunta la Germania

Il Bloomberg Innovation Index, pubblicato in questi giorni, riserva una sorpresa: la Corea del sud perde la leadership dopo 6 anni, lasciando lo scettro di paese più innovativo alla Germania.

Come si definisce un paese economicamente innovativo? A questa domanda cerca di dare una risposta il Bloomberg Innovation Index, che ogni anno stila una classifica valutando diversi parametri di 200 paesi. La spesa per investimenti, la concentrazione di imprese tecnologiche, la produttività, la capacità di creare valore del settore manifatturiero, l’istruzione universitaria e la registrazione di brevetti. Questi sono alcuni dei parametri utilizzati dagli analisti della società americana.

Cosa ci dice l’edizione 2020? Innanzitutto ci dice che tra i primi 10 paesi per innovazione, 6 sono europei. E di questi 3 sono nella top 5 della classifica: Germania, Svizzera e Svezia. La Germania si piazza in prima posizione, risultando il miglior paese in termini di deposito brevetti, di valore aggiunto del settore manifatturiero e di concentrazione di aziende tecnologiche.

Malgrado la congiuntura negativa, pesantemente condizionata dall’andamento del settore automotive, la Germania conferma la sua capacità di guardare avanti. E considerando quei 17 miliardi di euro messi da parte dal governo federale, viene da chiedersi quanto potenziale di sviluppo possa avere ancora a disposizione. Nel suo aggiornamento all’Economic Outlook, l’IFM stima la crescita tedesca per il 2020 dell’1.1% e per il 2021 dell’1.4%. Dati in recupero dallo 0.5% del 2019.

Al secondo posto scivola la Corea del sud che paga un netto calo della produttività del paese. Progressi per Singapore (prima sotto l’aspetto dell’educazione) e Cina (quest’ultima si fa notare soprattutto per l’aumento di brevetti depositati, un elemento interessante in epoca di tensioni commerciali). Gli Stati Uniti mantengono la top ten (9° posizione).

Menzione particolare per la Slovenia che guadagna in un anno 10 posizioni (merito soprattutto dell’attività sui brevetti) e per il Cile (7 posizioni guadagnate). Tra le economie emergenti si segnala anche l’Algeria, che debutta nell’indice in 49° posizione.

L’Italia? La 19° posizione del 2020 fa tornare il nostro paese tra i primi 20. Il peggior parametro è l’efficienza dell’istruzione universitaria (33° posto), il migliore la concentrazione di società tecnologiche (16°); siamo 24° per intensità di ricerca e sviluppo.

Foto di Kookay

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