Elezioni. Il fondo Bridgewater spara a zero sull’Italia

Come prima di ogni tornata elettorale che si rispetti gli Hedge Funds si muovono alla ricerca  di buone occasioni per speculare. La notizia di oggi riguarda un colosso del settore, il fondo Bridgewater.

Cos’è successo? Nel consueto aggiornamento Consob sulle posizioni “short” si scopre che l’hedge fund americano ha aumentato le sue posizioni ribassiste su ben 18 blue chips di Piazza Affari. Una scommessa al ribasso che vale circa 3 miliardi di dollari e che, fonte Bloomberg, rappresenta il triplo del valore delle posizioni short aperte dal fondo appena 4 mesi fa.

La scommessa riguarda con tutta evidenza il risultato delle elezioni del 4 marzo prossimo e gli scenari politici che si potrebbero aprire subito dopo. L’assenza di una maggioranza o la vittoria di una forza antieuropeista potrebbero spaventare gli investitori e convincerli ad alleggerirsi di azioni italiane.

Tra le società più “colpite” svettano Intesa SanPaolo, Enel, Eni ed Unicredit. Il fondo Bridgewater non è l’unico a muoversi in questo momento e tali strategie sono il tratto tipico dei fondi Hedge. L’impatto sull’andamento di Piazza Affari non è stato particolarmente significativo ma occorre sicuramente mettere in preventivo che la temperatura salirà ancora notevolmente prima dell’appuntamento elettorale.

Con i titoli di stato ancora sotto tutela BCE, l’unica valvola di sfogo per gli speculatori rimane quindi il mercato azionario, dovremo abituarci a vivere settimane piuttosto stressanti.

Di certo il fondo Bridgewater non è nuovo ad interventi a gambatesa sul mercato italiano. Nell’ottobre scorso scommise al ribasso sulle banche italiane a seguito della famosa questione dell’addendum BCE. Una scommessa che, come ci ricorda in un articolo di qualche giorno fa il Sole 24, per il momento non è stata vinta dal fondo guidato da Ray Dalio.

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