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Twitter in vendita. Anche Microsoft tra gli interessati?

Twitter è in vendita, la piattaforma di microblogging attende le offerte che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane. Tra i papabili acquirenti spunta anche Microsoft.Nei giorni scorsi si era parlato anche di Google e Disney ma resta un pesante dubbio sulla profittabilità del social network.  E’ di queste ore la nota del broker Oppenheimer con la quale comunica il taglio del rating di Twitter portandolo ad underperforme, sottolineando come il titolo sia attualmente sopravvalutato rispetto alla concorrenza.

Al di là del rating sono interessanti le motivazioni che, più o meno, sono condivise da gran parte degli analisti.  Twitter cresce molto lentamente, la piattaforma di advertising non è performante come quella dei principali competitor e c’è un flusso in uscita costante di iscritti. In un mondo ipercompetitivo come quello dei social, la società fondata da Jack Dorsey sembra essere troppo lenta nell’adattamento alle nuove tecnologie e per molti possiede un vizio strutturale che risiede nella sua natura di microblogging.

Guardando ai freddi numeri occorre ricordare che Twitter non fa utili e il fatturato nel 2015 e’ sceso da 577 a 525 milioni di dollari mentre la capitalizzazione complessiva e’ di soli 11 miliardi di dollari, minuscola se parametrata a quella di colossi come Google o Apple.

Chi acquisterà Twitter si troverà di fronte ad una sfida molto complessa. Rendere questo social simile ai competitor significherebbe snaturarlo con il doppio danno di perdere l’affezione degli utenti a cui il sistema piace così com’è senza aggiungerne di nuovi che non troverebbero motivi per abbandonare una piattaforma per andare su un’altra che fa le stesse cose.

La forte iterazione tra Twitter e la Tv potrebbe essere la strada maestra da percorrere per salvare questo social network assieme allo studio di un advertising innovativo e plasmato sul microblogging.

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