Ad agosto l’inflazione core PCE degli Stati Uniti è rimasta stabile rispetto alla lettura precedente. L’indice sui prezzi al consumo più monitorato dalla Fed ha registrato un +0,2% su base mensile ed un +2,6% su base annua. L’indice generale (comprese le componenti più volatili) ha registrato, invece, una variazione in aumento di un decimo percentuale sia sul mensile che sul tendenziale, il tutto comunque in linea con le attese del mercato. Si tratta di numeri che confermano il quadro generale: l’inflazione rimane abbondantemente sopra il target (e questo allontana tagli extra da parte della Fed); l’effetto dei dazi sui prezzi al consumo continua ad essere marginale.
Notizie tutto sommato positive anche sul fronte dei consumi. Le spese personali di agosto sono salite per il terzo mese consecutivo, registrando un +0,6% che supera di un decimo sia le attese del mercato che il riferimento precedente. In crescita le spese per beni non durevoli, stabili quelle per servizi mentre risultano in calo quelle per beni durevoli. Sul fronte dei redditi, sempre ad agosto, si è registrato un incremento dello 0,4%. Un dato leggermente sopra le attese e che conferma i numeri di luglio. Il reddito disponibile sale dello 0,1% contro il +0,2% del mese precedente.
Spagna, crescita secondo trimestre rivista al rialzo.
Nel secondo trimestre del 2025 l’economia spagnola è cresciuta dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, superando la stima preliminare e segnando il ritmo più forte da un anno; ulteriore conferma del buon momento dell’economia iberica. A trainare l’espansione è stata la domanda interna, mentre quella esterna ha avuto un impatto quasi nullo. I consumi delle famiglie e gli investimenti hanno mostrato una solida crescita, mentre la spesa pubblica è rimasta stabile. Sul fronte produttivo, servizi, industria e costruzioni sono aumentati, mentre il settore primario ha registrato un forte calo. Su base annua, il PIL è salito del 3,1% e per il 2025 è atteso un +2,7%.
Eurozona, aspettative di inflazione in rialzo ad agosto.
Ad agosto 2025 le aspettative di inflazione dei consumatori nell’Eurozona sono salite al 2,8%, massimo da tre mesi, rispetto al 2,6% di luglio. Le attese a tre anni sono rimaste ferme al 2,5%, mentre quelle a cinque anni sono cresciute al 2,2%, livello più alto dal 2022. Le famiglie a reddito più basso continuano a percepire un’inflazione leggermente superiore rispetto a quelle più agiate, sebbene l’andamento generale resti simile tra i diversi gruppi. I giovani riportano aspettative più contenute rispetto agli adulti, mentre le prospettive di crescita economica restano a -1,2% e la disoccupazione attesa sale al 10,7%.
Stati Uniti, revisione finale indice fiducia consumatori Michigan di settembre.
L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan negli Stati Uniti di settembre 2025 è stato rivisto al ribasso a 55,1, in calo rispetto ai 58,2 di agosto e al livello più basso da maggio. Sia le aspettative sia la valutazione delle condizioni attuali hanno registrato un indebolimento, mentre le attese d’inflazione sono state leggermente riviste al ribasso: 4,7% a un anno e 3,7% a cinque anni. Il calo della fiducia ha riguardato la maggior parte dei gruppi sociali, con eccezioni tra i più abbienti e tra gli elettori democratici. Le preoccupazioni principali restano prezzi elevati, mercato del lavoro più debole e prospettive finanziarie incerte.
Foto di Thomas Breher