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Trimestrali S&P500, numeri sopra le attese, ma quel rapporto Prezzo/Utili…

I numeri delle trimestrali delle società dello S&P500 hanno battuto le attese e sono risultati molto positivi. La crescita dovrebbe durare anche nei prossimi trimestri, ma c’è un numero che obbliga alla prudenza: il rapporto prezzo/utili.

La stagione delle trimestrali si sta per chiudere e quando oltre il 90% delle società dello S&P500 hanno già comunicato i numeri del secondo trimestre 2025, lo scenario che si delinea è ampiamente positivo, con un piccolo – ma significativo – dubbio che emerge dalla lettura di un indicatore: il rapporto prezzo/utili. Ma andiamo con ordine e vediamo i principali numeri con il consueto aiuto delle analisi pubblicate da FactSet.

Nel secondo trimestre del 2025, l’S&P 500 ha regalato agli investitori una stagione di utili sorprendentemente robusta. Secondo il report di FactSet, la crescita “blended” degli utili per azione (mix tra dati già comunicati e stime) ha raggiunto l’11,8%, un’accelerazione notevole rispetto al +10,3% stimato solo una settimana prima e più che doppia rispetto al +4,9% registrato alla fine di giugno. Si tratta del terzo trimestre consecutivo di crescita a due cifre: un ritmo che non si vedeva da tempo.

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La vera sorpresa è stata la percentuale di aziende capaci di battere le attese. Ben l’81% delle società dell’indice ha superato le stime degli analisti, un dato nettamente superiore alla media quinquennale del 70% e a quella decennale del 64%. E non si è trattato solo di piccoli scarti: gli utili complessivi sono risultati in media superiori dell’8,4% rispetto alle previsioni, un margine sopra la media decennale, anche se leggermente inferiore ai livelli record degli ultimi cinque anni.

Anche sul fronte dei ricavi, il trimestre ha offerto motivi di ottimismo. L’81% delle aziende ha registrato vendite oltre le stime, con uno scostamento medio del 2,4%: il miglior risultato dal primo trimestre del 2023 e ben oltre le medie storiche. La crescita complessiva dei ricavi, inizialmente prevista al 4,2%, è salita al 6,3% grazie a performance diffuse in quasi tutti i settori. Soltanto l’energia ha mostrato un calo, mentre i comparti dei servizi di comunicazione, della tecnologia e della finanza hanno trainato la crescita degli utili.

Guardando avanti, gli analisti di FactSet prevedono che la spinta positiva continuerà: +7,2% per gli utili nel terzo trimestre e +7,0% nel quarto, per un incremento complessivo annuo stimato al 10,3% nel 2025. Tuttavia, al di là dell’ottimismo sulle trimestrali, c’è un elemento che invita alla cautela: il rapporto prezzo/utili. Quello atteso a 12 mesi per l’S&P 500 è salito a 22,1, ben al di sopra delle medie degli ultimi cinque e dieci anni, segnalando che il mercato sconta già molte buone notizie.

In sintesi, il secondo trimestre del 2025 è stato un banco di prova superato a pieni voti dalle aziende dell’S&P 500. La domanda che resta è se questa corsa potrà proseguire con lo stesso slancio, o se valutazioni così elevate finiranno per richiedere una pausa.

Foto di Tumisu

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