A giugno l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori tedeschi sale per il secondo mese consecutivo e raggiunge quota 47,5 punti, massimo da marzo scorso e ben al di sopra delle attese del mercato. Alla spinta che arriva dalla politica monetaria della BCE si affianca il recente miglioramento del quadro macro tedesco, con la ripresa di consumi e investimenti e il piano economico del nuovo esecutivo Merz. Migliora anche il sondaggio relativo alla condizione attuale, che sale a -72 punti, 10 in più rispetto al mese precedente; si tratta del maggior rialzo mensile dall’aprile del 2023.
Stati Uniti, vendite al dettaglio in calo a maggio.
Nel mese di maggio le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono scese dello 0,9% su base mensile. Si tratta del peggior dato da gennaio scorso, due decimi oltre le attese, e del secondo mese consecutivo di calo. Brusco calo delle vendite di auto e di ricambi (-3,5%) e di carburanti. Risultato positivo, invece, per le vendite che rientrano nella voce “consumi privati” del PIL (le cosiddette vendite control group): a maggio sono tornate a crescere, registrando un +0,4% mensile, un decimo meglio delle attese. Su base annua, le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita del 3,3%, in calo rispetto al mese precedente e al minimo da ottobre dello scorso anno.
Stati Uniti, prezzi delle importazioni nel mese di maggio.
A giugno i prezzi delle importazioni sono rimasti invariati su base mensile, mentre le attese erano per un ribasso di due decimi percentuali. I dazi non rientrano nel calcolo dell’indice, ma l’indicazione che si può trarre dalla statistica è che le aziende estere, al momento, non stanno modificando i loro prezzi per rispondere alle nuove imposizioni doganali, lasciando le aziende importatrici con il cerino in mano: aumentare i prezzi o stringere ancora un po’ la corda dei profitti? In netto calo, invece, i prezzi delle esportazioni, che a maggio registrano un -0,9%, peggior ribasso da ottobre del 2023.
Stati Uniti, produzione industriale frena a maggio.
Nel mese di maggio la produzione industriale statunitense è scesa dello 0,2% rispetto ad aprile. Le attese erano per un aumento dello 0,1%. La manifattura cresce di un decimo, così come il settore estrattivo. A registrare una decisa frenata è il settore delle utilities, con un -2,9% su base mensile. La capacità utilizzata scende al 77,4%, portandosi oltre due punti sotto la media storica. Su base tendenziale, l’output industriale cresce per il sesto mese consecutivo, ma con il ritmo più basso da dicembre scorso.
Foto di wal_172619