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Germania, prima frenata in un anno per la fiducia degli investitori

Dopo otto mese di crescita in territorio positivo, cala in Germania l’indice della fiducia degli investitori. A pesare sono la debolezza delle esportazioni e le incertezze su politica e tassi di interesse. USA, vendite al dettaglio al palo, ma la componente senza auto, gas e servizi alimentari cresce ai massimi da un anno. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Germania, prima frenata in un anno per la fiducia degli investitori. Dopo otto mese di crescita in territorio positivo, l’indice della fiducia degli investitori tedeschi ha registrato una battuta d’arresto nel mese di giugno. L’indice Zew si ferma a 41.8 punti, minimo da marzo scorso e quasi un punto in meno rispetto alle attese del mercato. Tre i fattori che minano l’umore degli intervistati: il calo della domanda estera; l’incertezza politica originata dalle elezioni francesi; una prolungata incertezza sulle prossime mosse della BCE in materia di tassi d’interesse. A rendere più cauti gli investitori è anche la lentezza con la quale l’economia tedesca sta riprendendosi, con ordinativi e produzione industriale ancora molto deboli ed una crescita per l’anno corrente che la BundesBank prevede solo dello 0.3%. Frenano le aspettative, ma migliora la percezione della situazione attuale, con la componente del sondaggio che la monitora salita a -68.9, massimo ad un anno e meglio delle attese.

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Canada, inflazione rallenta nel mese di giugno. In Canada frenata dell’inflazione nel mese di giugno. Dopo il dato in salita di maggio, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una variazione annua del 2.7%, minimo a tre anni, due decimi in meno del mese precedente e delle attese del mercato. L’inflazione core risale di un decimo rispetto al mese precedente ma rimane ancora sotto la soglia dei due punti percentuali: +1.9% contro +1.8% di maggio. Su base mensile variazione negativa sia per il paniere generale, sia per quello al netto delle componenti più volatili. I dati sembrano al momento in linea con le previsioni della banca centrale che vede l’inflazione rimanere sotto il 3% per l’intero 2024.

USA, prezzi delle importazioni nel mese di giugno. Variazione nulla nel mese di giugno per i prezzi delle importazioni negli USA, dato importante che toglie pressione sui prezzi al cosumo. Su base annua la variazione sale a +1.6% contro il +1.4% del mese precedente. Primo calo dal dicembre scorso per i prezzi dei prodotti petroliferi, mentre rincari si registrano per quel che riguarda beni alimentari e veicoli a motore.

USA, vendite al dettaglio nel mese di giugno. Vendite al dettaglio invariate rispetto al mese precedente negli USA. Il dato è in linea con le attese del mercato ed è frutto di un rallentamento per quel che riguarda carburanti, automobili. Le vendite al netto dei servizi alimentari, auto e gas (la voce che contribuisce alla componente consumi del PIL) salgono dello 0.9%, massimo dall’aprile del 2023. I tassi di interesse bloccano gli acquisti di beni durevoli ma la domanda statunitense sembra ancora in grado di contribuire positivamente alla crescita economica del paese.

Foto di jorono

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