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USA, inflazione nel mese di aprile rallenta

L’inflazione negli USA rallenta nel mese di aprile ma rimane per il secondo mese consecutivo sopra l’8%. Segnali non incoraggianti dalla variazione mensile del dato core, cresciuta ben oltre le attese. In Brasile la variazione dell’indice CPI vola oltre il 12%, in Cina rivede il 2%. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Cina, inflazione torna sopra il 2%. Nel mese di aprile l’inflazione in Cina è salita al 2.1% su base annua, con una variazione mensile di quattro decimi. Si tratta del secondo mese di rialzo consecutivo e del valore più alto dal novembre del 2021. Le attese erano per un rialzo più contenuto, all’1.8%. La notizia è il ritorno dell’inflazione dei beni alimentari. I prezzi del cibo tornano a salire dopo 5 mesi di calo consecutivo e la variazione annua, il +1.9%, è il dato più alto dall’ottobre del 2020. Secondo le stime governative l’inflazione nel 2022 dovrebbe arrivare attorno al 3%, il dato risulta ancora in linea con le aspettative. Sempre nel mese di aprile è proseguita la discesa dell’inflazione alla produzione. L’indice PPI ha registrato una crescita annua dell’8%, tre decimi in meno del mese precedente, sesto dato in calo consecutivo. Ma anche 16° mese di crescita consecutivo e tre decimi oltre le attese del mercato.

Australia, forte calo della fiducia dei consumatori a maggio. La fiducia dei consumatori è scesa sensibilmente nel mese di maggio in Australia. L’indice curato da Westpac scende a 90.4, il livello più basso dall’agosto del 2020, con una variazione mensile di -5.6%, massimo scarto dal giugno del 2015. Inflazione e mosse della banca centrale influiscono sul morale dei consumatori australiani che rivedono al ribasso le aspettative sull’andamento dell’economia e delle proprie finanze nei prossimi 12 mesi. Cala anche la propensione all’acquisto di beni durevoli e cresce la percentuale di chi vede un aumento della disoccupazione nei prossimi mesi.

Brasile, inflazione nel mese di aprile. Nel mese di aprile l’inflazione in Brasile è salita ancora, toccando quota 12.13%. Si tratta dell’ottavo mese in doppia cifra e del livello più alto dall’ottobre del 2003. Su base mensile il ritmo di crescita cala un po’, passando dall’1.62% all’1.06%. E’ comunque il dato mensile più alto registrato per aprile dal 1996, terzo mese consecutivo con una variazione m/m uguale o superiore all’1%.

USA, inflazione nel mese di aprile rallenta. Dopo sei mesi continui di crescita, l’inflazione USA cede due decimi e scende all’8.3%, un dato leggermente superiore alle attese ma che alimenta le speranze di un picco raggiunto. Si raffreddano marginalmente i prezzi dell’energia (+30.3% da +32%), ma si scaldano quelli dell’alimentare: +9.4%, massimo dall’aprile del 1981. Il dato core passa dal 6.5% al 6.2%, quarto mese consecutivo sopra quota 6%, due decimi in più rispetto alle attese ma anche in questo caso primo rallentamento da sei mesi a questa parte. Su base mensile l’inflazione core accelera rispetto al mese precedente: +0.6% contro il +0.4% delle attese ed il +0.3% del mese precedente. L’indice CPI segna un +0.3% su base mensile, in netto calo rispetto al mese precedente sul raffreddamento degli aumenti dell’energia (-6% per i prezzi del carburante). In definitiva la situazione rimane ancora molto calda su fronte prezzi, dai dati di oggi non arriva nessun segnale che possa ridurre la portata della manovra FED.

Foto di squirrel_photos

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