Germania, indice Zew cala a luglio ma resta su livelli ancora elevati

In Germania l’indice Zew cala a luglio ma per il 67% degli intervistati la crescita economica continuerà nei prossimi mesi. Australia, tassi fermi e QE allungato, ma più leggero. USA, settore servizi resta in espansione ma soffre supply chain, prezzi e difficoltà di assumere lavoratori. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Germania, ordinativi industriali a maggio. Inattesa frenata degli ordini all’industria tedesca nel mese di maggio scorso. Dopo quattro mesi di crescita consecutiva gli ordinativi sono scesi del 3.7% su base mensile, contro attese di crescita dell’1%. A venir meno sono stati soprattutto gli ordini dall’estero, con quelli extra zona euro scesi di 9 punti percentuali. Il saldo rispetto all’ultimo mese pre-pandemia rimane comunque positivo, con una crescita del 6.2%.

Germania, indice Zew cala a luglio ma resta su livelli ancora elevati. L’economic sentiment di luglio elaborato dall’istituto Zew per la Germania cala per il secondo mese consecutivo, tocca i minimi da inizio anno, ma rimane sopra quota 60. Il 67% degli analisti intervistati ritiene che la ripresa economica continuerà nei prossimi mesi e solo un 3,90% si attende un peggioramento della congiuntura. Percentuali non molto differenti si riscontrano anche nell’intera zona Euro.

Eurozona, a maggio crescono le vendite al dettaglio. Le progressive riaperture dello scorso mese di maggio hanno fatto bene alle vendite al dettaglio dell’Eurozona. Il volume delle vendite è cresciuto del 4.6%, la maggior variazione positiva dal giugno del 2020. Rimbalzano soprattutto gli acquisti di beni non alimentari e di carburante, entrambi con una variazione sopra l’8% su base mensile. Particolarmente positivo il dato francese, con le vendite di maggio salite del 9.9% rispetto ad aprile.

USA, settore logistica alle prese con i prezzi. Il Logistic Manager Index è cresciuto nel mese di giugno fino a toccare il livello record di 75. Su base trimestrale il periodo aprile-giugno chiude a 73.6, secondo valore più alto della serie. Dati positivi che risultano spinti verso l’alto da due componenti: costi di magazzino e prezzi all’ingrosso. Il ritmo di crescita delle varie componenti sta rallentando con segnali di miglioramento della supply chain, tuttavia la capacità di trasporto merci continua a soffrire e la relativa componente è vista in contrazione anche per i prossimi mesi.

USA, PMI servizi di giugno. L’indice ISM non manifatturiero scende a 60.1 dal record di 64 registrato a maggio. Pur confermando la fase di espansione del comparto servizi, l’indice segnala le crescenti difficoltà incontrate dalle aziende per quel che riguarda approvvigionamento di materie prime, prezzi e assunzione di nuovi lavoratori. La componente occupazione torna sotto quota 50, mentre quella dei prezzi ritorna sotto la linea degli 80 punti ma rimane su livelli record. Il sondaggio PMI condotto da Markit IHS conferma questi dati.

Australia, tassi fermi a luglio. Nella riunione di luglio la RBA lascia i tassi invariati allo 0.1% e mantiene il controllo sul rendimento dei titoli a scadenza 2024. Novità sul fronte del QE: da un lato viene prorogato fino a metà novembre, dall’altro viene ridotto l’importo settimanale degli acquisti, da 5 miliardi a 4 miliardi di dollari australiani. Secondo il board della RBA un primo rialzo dei tassi sarà possibile solo nel 2024, con l’inflazione che, turbolenze a parte, dovrebbe mantenersi nel range 2-3%.

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