Il mercato del lavoro degli USA continua la sua fase di recupero, in maggio sono stati aggiunti oltre 500 mila posti di lavoro. Crescono anche i salari, con la paga oraria salita di due punti percentuali in 12 mesi. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Eurozona, vendite al dettaglio in aprile. Nel mese di aprile scorso le vendite al dettaglio nella zona Euro hanno registrato una netta frenata, a causa soprattutto delle restrizioni anti contagio messe in atto dai paesi del blocco. Su base mensile il calo è stato del 3.1%, molto di più di quanto si attendevano i mercati (-1.2%). Cali consistenti nel settore non alimentare, ma flessione anche del commercio elettronico (-2.9%). Pesante il decremento in Francia (-6%) e Germania (-5.5%), dove le restrizioni sono state effettivamente più severe. Su base annua il saldo rimane positivo, visto anche il dato di partenza. Ciò nonostante il +23% è risultato inferiore di due punti alle attese del mercato. Occhi puntati sul dato di maggio, primo vero mese di ripartenza.
Maggio positivo per il settore costruzioni britannico. Il PMI costruzioni del Regno Unito sale a maggio a quota 64.2 punti, massimo dal 2014 e ben al di sopra delle attese. Gli ordinativi accelerano ed il sottoindice che li monitora tocca i massimi a 24 anni. Molto bene le costruzioni residenziali. Sul fronte prezzi il settore costruzioni si allinea al resto del settore privato: i prezzi di input continuano a salire con il sottoindice del sondaggio che tocca nuovi record storici.
Eurozona, settore costruzioni: brilla l’Italia, male la Germania. Nel mese di maggio il settore costruzioni dell’area Euro ha continuato ad espandersi, ma ad un ritmo più lento a causa di una forte disomogeneità tra i vari paesi del blocco. Mentre il comparto torna a crescere in Francia ed in Italia registra la massima espansione dal 2007 ad oggi, in Germania le costruzioni continuano a soffrire (peggioramento dovuto soprattutto alla difficoltà di reperire materie prime).
India, banca centrale aumenta QE. L’economia indiana è profondamente segnata dalla seconda ondata di covid-19 e la Banca Centrale decide di aumentare il carico degli aiuti monetari. I tassi rimangono fermi e lo rimarranno fino a che sarà necessario, mentre aumenterà da settembre il volume del suo QE di 1,2 trilioni di rupie.
USA, mercato del lavoro continua il recupero in maggio. L’economia americana ha recuperato altri 559 mila posti di lavoro nel mese di maggio, portando sotto gli 8 milioni il gap che ancora la separa dai volumi di occupazione pre-pandemia. Dal report ufficiale del dipartimento del lavoro emerge il ritorno delle assunzioni nelle imprese del settore servizi ma la ricerca di lavoratori è più complicata del previsto, con le aziende che riportano forti difficoltà nelle assunzioni. La disoccupazione scende al 5.8%, un decimo meglio delle attese, mentre il tasso di partecipazione cala di sei decimi al 61.1%, ancora quasi due punti sotto il livello pre-pandemia. Infine la paga oraria: a maggio è salita dello 0.5%, meno di aprile ma oltre le attese (0.2%). Su base annua l’aumento è del 2%, sei decimi oltre le attese.
Canada, ancora uno stop all’occupazione in maggio. Secondo mese consecutivo di calo per l’occupazione canadese, con il paese ancora alle prese con restrizioni e lockdown. Nel mese di maggio il numero di lavoratori è sceso di altre 68mila unità, con il tasso di disoccupazione che è salito all’8.2%. La produttività del lavoro scende anche nel primo trimestre 2021: -1.7% dopo il -2% dell’ultimo trimestre 2020.
USA, ordinativi all’industria in aprile. Nel mese di aprile gli ordinativi all’industria statunitense sono scesi per la prima volta da un anno a questa parte. Il -0.6% è di quattro decimi superiore alle attese del mercato. La maggiore riduzione si registra nel settore dei trasporti e molta parte di questa frenata dipende dalla complicata situazione della supply chain internazionale. Esclusa la componente trasporti gli ordinativi sono saliti dello 0.5%, un decimo oltre le attese ma al ritmo più basso da un anno a questa parte.
Foto di Jörg Möller