USA, indicazioni molto positive per il mercato del lavoro dai dati di maggio. Intanto il settore dei servizi continua a recuperare nelle principali economie mondiali. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
PMI servizi finale di maggio. Dopo il dato sul comparto manifatturiero, arriva l’infornata di dati PMI sul settore servizi e sull’intero settore privato delle principali economie mondiali. In generale ancora conferme di ripresa, vediamo le principali aree economiche:
Cina. Il Caixin PMI servizi segna il 13° mese consecutivo sopra quota 50, in piena fase di espansione. A maggio, però, il sondaggio scende dal record di 56.3 a 55.1, con l’aumento dei prezzi che continua in forze e le aspettative che scendono ai minimi da quattro mesi a questa parte. Nel complesso il settore privato cinese si conferma a maggio in fase di espansione, con un lieve progresso della componente occupazione ed un sempre maggior passaggio dei costi verso gli utenti finali.
Eurozona. Il settore servizi dell’area Euro conferma per il secondo mese consecutivo la zona espansione e tocca il massimo da tre anni e mezzo a questa parte. Nel 55.2 finale ci sono segnali di ripresa incoraggianti anche sul fronte occupazionale, con il ritmo di nuove attività che sale a valori massimi da quasi quattro anni. Anche in Europa aumenta la pressione sui prezzi che, seppur più modesta rispetto ad altri paesi, raggiunge comunque il massimo da 25 mesi. A livello geografico ottime notizie per Spagna e Irlanda. In definitiva anche nell’area Euro il settore privato si conferma in fase di espansione, toccando il livello più alto dal febbraio del 2018.
Gran Bretagna. A gonfia vele il settore servizi britannico. Nel sondaggio PMI di maggio si tocca quota 62.9, il ritmo di crescita più alto mai registrato negli ultimi 24 anni. La componente dei nuovi ordini è ai massimi dal 2013, mentre quella relativa all’occupazione tocca i massimi dal 2015. La mole di lavoro è tanta e l’arretrato schizza ai massimi dal 2014. Nel complesso il settore privato si conferma solidamente in zona espansione per il terzo mese consecutivo toccando il record storico di 62.9 punti. Prezzi: quelli di input sono ai massimi dal 2008, l’inflazione di output è addirittura al suo massimo storico.
USA. L’indice PMI servizi sfonda la barriera dei 70 punti, prima volta dal 2009. Il ritmo degli ordinativi tocca un nuovo record storico, mentre le aziende faticano a trovare lavoratori ed i prezzi di input continuano a salire. Accelera il trasferimento dei maggiori costi sui prezzi finali, anche questa componente tocca nuovi record storici. Lettura simile anche per l’ISM servizi che a maggio tocca il record storico dei 64 punti.
USA, dal mercato del lavoro dati positivi a maggio. Il report ADP, che come di consueto anticipa il rapporto ufficiale sull’occupazione negli USA, batte le attese e segnala un aumento delle buste paga di oltre 900 mila unità. I 978 mila posti aggiunti a maggio rappresentano la crescita mensile più alta dal giugno del 2020 ed il terzo mese consecutivo di rialzo. Riparte il settore servizi, autentico serbatoio di occupazione per gli States, con ben 850 mila nuovi posti di lavoro.
Sempre a maggio le aziende americane hanno annunciato tagli occupazionali per 24586 posti, secondo mese consecutivo attorno ai minimi ventennali e ben il 93% in meno rispetto a quelli annunciati nel maggio del 2020.
Prosegue anche il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione, oramai ad un passo dal tornare ai livelli pre-pandemia. La settimana scorsa le domande sono state 385 mila, prima volta sotto i 400 mila da inizio pandemia e sesta settimana consecutiva di calo. La media a quattro settimane scende a 428 mila, mentre si conferma ostico il dato sui sussidi continuativi, ancora fermi attorno ai 3.7 milioni.